La Nuova Sardegna

Nuoro

Il gioco della guerra

Cosa è il softair, come funziona e cosa dice la legge sull’uso delle armi


	Soft air, una simulazione di un combattimento
Soft air, una simulazione di un combattimento

Se non si rispettano le regole sulla detenzione di pistole, mitra e fucili si rischiano conseguenze legali

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Sassari Il softair – o airsoft – è un’attività ludico-sportiva che coinvolge migliaia di appassionati anche in Italia. Ma se praticato senza attenzione alle regole, può sfociare in violazioni gravi, come la detenzione abusiva di armi.

L’episodio recente avvenuto a Onanì, dove un giovane è stato denunciato per possesso non dichiarato di repliche prive del tappo rosso, accende i riflettori su questo mondo.

Cos’è il softair

Il softair è un’attività che simula combattimenti militari o tattici utilizzando repliche di armi da fuoco, chiamate Asg (Air Soft Gun), che sparano pallini sferici in plastica da 6 millimetri. Nato in Giappone negli anni ’70, si è diffuso in Europa e negli Stati Uniti come gioco di squadra, sport ricreativo e strumento per simulazioni tattiche. Le partite si svolgono in aree private, boschi attrezzati o strutture dedicate, con regole prestabilite (obiettivi da conquistare, difese da mantenere, ecc.).

Le armi usate

Sono fedeli repliche, ma non sono armi da fuoco Le Asg sono costruite per assomigliare in tutto e per tutto a vere armi da guerra – pistole, fucili d’assalto, mitra – ma il loro funzionamento è del tutto diverso. Esistono tre principali categorie: elettriche (AEG): le più diffuse, usano un motore alimentato da batteria. A gas: più realistiche, spesso utilizzate per pistole. A molla (spring): vanno ricaricate manualmente dopo ogni colpo. La legge italiana impone un limite ben preciso: la potenza dell’arma non deve superare 1 joule. Oltre questo valore, una Asg cessa di essere un gioco e diventa un’arma ai sensi della normativa vigente.

Le regole: cosa si può fare e cosa è vietato

L’uso del softair è legale in Italia, ma vincolato da norme precise.

Consentito: possedere e usare repliche softair con potenza ≤ 1 joule; giocare solo in aree private o strutture autorizzate; trasportare le repliche scariche, in custodie chiuse, acquistarle se si si hanno più di 16 anni, con consenso dei genitori per i minorenni. 

Vietato: rimuovere il tappo rosso: elemento obbligatorio per distinguere la replica da un’arma vera. Portare o usare repliche in luoghi pubblici o visibili al pubblico. Superare la potenza di 1 joule: in questo caso l’oggetto diventa un’arma a tutti gli effetti

Le conseguenze legali

Le sanzioni previste per l’uso scorretto delle Asg sono pesanti. Chi modifica una replica per aumentarne la potenza o rimuove il tappo rosso può essere denunciato per detenzione abusiva di armi, reato previsto dall’articolo 697 del codice penale. In caso di utilizzo in aree pubbliche, anche senza intenzione minacciosa, si può incorrere nell’accusa di porto abusivo di oggetti atti ad offendere. L’aspetto realistico delle repliche è tale da poter generare panico, interventi delle forze dell’ordine e situazioni di rischio concreto.

La sicurezza

Nel softair la sicurezza è una priorità. Tutti i giocatori devono indossare occhiali protettivi e rispettare rigide regole di fair play. Anche i campi da gioco devono essere recintati e autorizzati.  Fuori dal contesto autorizzato, le repliche diventano potenzialmente pericolose, non solo dal punto di vista legale, ma anche in termini di ordine pubblico.

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