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Olbia, niente piercing né tatuaggi visibili e offensivi: ecco le nuove regole per entrare nella polizia locale

Olbia, niente piercing né tatuaggi visibili e offensivi: ecco le nuove regole per entrare nella polizia locale

In consiglio comunale le disposizioni per l’accesso al Corpo: esclusi gli over 45

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Olbia Molte regole restano le stesse. Per esempio quelle legate alle prove fisiche. Ma chi vorrà indossare la divisa da agente della polizia locale, da ora in poi, dovrà fare attenzione ai tatuaggi. Non dovranno essere visibili e, soprattutto, non dovranno essere offensivi. In altre parole, non dovranno avere contenuti osceni o a sfondo sessuale, razzista o discriminatorio dal punto di vista religioso. È tutto scritto nel nuovo regolamento del corpo di polizia locale che sarà discusso durante il consiglio comunale che il presidente Marzio Altana ha convocato per domani, 15 dicembre, alle 15.30. Un documento con il quale l’amministrazione punta a riordinare compiti e funzioni e a stabilire anche nuove regole. Come quella dei tatuaggi, con lo scopo di tutelare l’onorabilità del comando cittadino.

Il regolamento

I dettagli saranno insomma illustrati domani dopo lunghi mesi di lavoro da parte dell’assessorato alla Polizia locale e alla Protezione civile, guidato da Elena Casu, e della commissione presieduta dalla consigliera Ivana Bolacchi. Il nuovo regolamento – con importanti modifiche e integrazioni rispetto al primo – stabilisce cosa è, come funziona, quali sono i compiti e come si accede al corpo, guidato dal comandante Giovanni Mannoni. Per quanto riguarda appunto le modalità di accesso, bisogna naturalmente possedere le idoneità fisiche e psico-attitudinali, da valutare attraverso specifiche verifiche fisiche e mediche. Al concorso non potranno partecipare gli over 45 e tra i requisiti sono ritenuti essenziali l’acutezza visiva e la percezione della voce sussurrata a sei metri da ciascun orecchio. Poi c’è la questione tatuaggi: non devono essere visibili con ogni tipo di uniforme e sono vietati quelli con contenuti osceni o «a sfondo sessuale, razzista o di discriminazione religiosa». Questo il motivo: «A tutela e a salvaguardia dell’uniforme e in generale dell’onorabilità del corpo e al fine di non generare il senso di diffidenza-discredito da parte dei cittadini o di appartenenti ad altri Paesi, per motivi religiosi e culturali, non sono ammessi i tatuaggi visibili su braccia, mani, collo, volto, polsi e mani». Vietato anche l’uso dei piercing durante il servizio.

Il Consiglio

Regolamento della polizia locale a parte, sono molti altri i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di domani. Per esempio, l’aula consiliare di via Garibaldi sarà chiamata ad approvare il bilancio di previsione 2026-2028, che dovrebbe aggirarsi attorno ai 150 milioni di euro e che sarà illustrato dall’assessore Alessandro Fiorentino. In calendario anche numerose variazioni al bilancio, un aggiornamento del regolamento della Tari, la proclamazione di Olbia come “luogo sicuro per le donne” nell’ambito di una risoluzione europea e la ricognizione periodica delle società partecipate. (d.b.)

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