La Nuova Sardegna

Oristano

Nuovi impianti

Oristano, in porto due navi cariche di pale eoliche

Oristano, in porto due navi cariche di pale eoliche

Mistero sulla destinazione: sarà il materiale per un nuovo parco? Pare che le componenti siano per un impianto già attivo in Marmilla

23 aprile 2024
2 MINUTI DI LETTURA





Oristano In attesa della possibile, ma solo simbolica moratoria sull’installazione di sistemi da energie rinnovabili, ieri mattina, al porto di Oristano-Santa Giusta, sono arrivate due navi da trasporto cariche di componenti per assemblare pale eoliche. I due mercantili, provenienti rispettivamente da Las Palmas, nelle Canarie, e da Vasto, nell’Adriatico, attraccate a distanza di poche ore l’una dall’altra, sono ora ormeggiate in attesa che il personale incaricato proceda alle operazioni di scarico del materiale. Avvicinarsi alla banchina è impossibile. L’area di manovra è accessibile solo agli addetti ai lavori; avere risposte circa l’entità del carico e la sua destinazione finale, appare operazione altrettanto impossibile: le bocche del personale rimangono rigorosamente cucite. Voci non confermate parlano di materiali che saranno utilizzati per migliorare e aggiornare, un impianto già presente, in Marmilla, ma conferme in tal senso non ce ne sono. L’arrivo dei due cargo, come era facilmente prevedibile, non è passato inosservato e ha riacceso il dibattito tra quanti si dicono contrari agli impianti eolici e/o fotovoltaici nei loro comuni, il cui impatto sarebbe devastante per la fauna e la flora dei loro territori. Per difendersi dalle speculazioni in atto, portate da società satellite delle grandi multinazionali che fanno affari con le energie rinnovabili, molte comunità locali si sono costituite in comitati che si oppongono ai parchi eolici e i cittadini si stanno mobilitando per impedire l’istallazione di torri alte oltre 200 metri, come quelle previste nel Montiferru, tra Seneghe e Narbolia. Nei prossimi giorni verranno organizzati i trasferimenti del materiale dalla banchina ai luoghi di destinazione. Solo allora si capirà se quei pezzi servono davvero per aggiornare e migliorare uno dei parchi eolici presenti in Sardegna oppure per realizzarne uno nuovo tra quelli già autorizzati.

In Primo Piano
Il caso

I sismografi registrano una scossa di terremoto a Ottana

Le nostre iniziative