Parcheggi della stazione spariti, gli ex sindaci: «Ferrovie ha tradito il patto tra gentiluomini»
Guido Tendas e Andrea Lutzu ripercorrono la vicenda di piazza Ungheria e via Nuoro
Oristano L’enigma dei sessanta posti auto svaniti in via Nuoro si conferma l’eredità più spinosa della riqualificazione di piazza Ungheria, quella che ospita la stazione ferroviaria. A tre anni dall’avvio dei lavori che rientrano nel programma di riqualificazione della periferia Oristano Est, pendolari e viaggiatori continuano a subire i disagi di una promessa disattesa che ha trasformato l’accesso principale alla stazione in un labirinto. I circa sessanta stalli, essenziali per la vicinanza alla ferrovia, sono stati cancellati e mai compensati, costringendo oggi gli automobilisti a un disagevole periplo della città per raggiungere a piedi il polo intermodale e da lì la stazione tramite il sottopasso. Al centro della controversia c’è un accordo disatteso, «un’intesa tra gentiluomini», come la definisce Guido Tendas, sindaco della città dal 2012 al 2017. L’ex primo cittadino torna indietro con la memoria e svela i retroscena di una trattativa con Ferrovie dello Stato che, pur non essendo formalizzata, prevedeva una chiara reciprocità di impegni.
