La Nuova Sardegna

Oristano

Politiche sociali

Emergenza abitativa in aumento a Oristano, il Comune chiede aiuto ai privati

di Michela Cuccu
Emergenza abitativa in aumento a Oristano, il Comune chiede aiuto ai privati

Il nuovo piano del Plus punta a trovare alloggi immediati anche tra hotel e b&b

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Oristano Aaa: cercasi alloggi ponte. Il Comune ha infatti lanciato un appello urgente a strutture ricettive e privati per dare un tetto ai più fragili. La lotta alla povertà estrema in Italia prende una piega inaspettata: la soluzione non è più il dormitorio, ma la casa subito. È questo il principio rivoluzionario dell’housing first che il Comune, attraverso il suo ambito Plus, sta mettendo in atto. Il progetto, finanziato con circa 412mila euro di risorse europee per il Plus (che copre la città e altri 23 Comuni), rappresenta un cambiamento rispetto alle tradizionali politiche di assistenza. L’obiettivo è spezzare il circolo vizioso della marginalità, garantendo immediatamente un alloggio stabile, dal quale far partire i percorsi di reinserimento sociale e lavorativo.

La casa, in questo modello, non è un premio da guadagnare, ma il diritto incondizionato e il punto di partenza per il recupero della dignità personale. In questo contesto il Plus si trova a dover individuazione degli “alloggi ponte”, soluzioni abitative temporanee per fornire immediatamente accoglienza ai beneficiari in grave difficoltà, senza dover attendere i tempi burocratici o di ristrutturazione degli alloggi definitivi previsti a regime.

Il progetto è dimensionato per accogliere e seguire, con un supporto multidisciplinare intensivo un numero di persone stimabile tra 12 e i 20. È per questo motivo che l’amministrazione ha scelto di coinvolgere direttamente il mercato privato. Con la pubblicazione di un avviso di manifestazione di interesse, il Comune sta cercando di costituire un elenco aperto di strutture ricettive (alberghi, b&b, affittacamere) e privati proprietari disposti a convenzionarsi e a mettere a disposizione i propri immobili per l’accoglienza temporanea.

La scadenza per le candidature è fissata per le 12 del 4 dicembre. L’inserimento in questo elenco, valido per tre anni, è il requisito fondamentale per la successiva stipula di accordi economici per la fornitura del servizio. L’azione offre una duplice opportunità: da un lato, permette al territorio di allinearsi a una politica sociale innovativa; dall’altro, offre agli operatori del settore privato la possibilità di contribuire attivamente alla coesione sociale con un impatto economico diretto sul loro business.

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