La Nuova Sardegna

La classifica

Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

di Salvatore Santoni
Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

La classifica è stilata da Open Polis sui dati raccolti nella piattaforma Open Parlamento

28 marzo 2024
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Sassari Marco Meloni, Ettore Licheri e Ugo Cappellacci. Sono questi i parlamentari sardi finiti tra le “maglie nere” per l’assenteismo a Montecitorio e Palazzo Madama. La classifica, stilata da Open Parlamento e pubblica su Open Polis, è stata pubblicata oggi, giovedì 28 marzo.

Nell’attuale legislatura il livello medio di partecipazione alle votazioni elettroniche è piuttosto alto anche se non mancano i casi in cui l’assenza in aula è difficilmente giustificabile. Sia alla Camera che al Senato sono molti i nomi noti anche al grande pubblico che fanno registrare una percentuale di partecipazione alle votazioni elettroniche particolarmente bassa.

Tra questi, a Montecitorio troviamo l’ex presidente della Regione, Cappellacci, con il 16,4% di presenze. Il parlamentare sardo è in buona compagna con l’ex leader della Lega Umberto Bossi (i cui problemi di salute sono noti) che non ha praticamente mai partecipato ai lavori. Lo stesso vale per il collega di partito Antonio Angelucci. Troviamo poi tra gli altri anche l’ex ministro e attuale presidente della commissione esteri Giulio Tremonti (4,3% di presenze), Marta Fascina (5,2%), l’ex ministro del Pd e attuale presidente del Copasir Lorenzo Guerini (10,7%) e il leader di Noi moderati Maurizio Lupi (22,3%).

A palazzo Madama la media di partecipazione è sensibilmente più alta rispetto alla Camera. In questo caso il peggiore dei sardi è il senatore del M5s Licheri col 56,94% di presenze (il quarto dato peggiore di tutto il Senato). Più in basso nella classifica delle “maglie nere”, al 13esimo posto, compare Meloni (Pd) col 38,13% di presenze. Tra gli altri ci sono anche Simona Malpezzi (Pd) col 61,9%. Tra i meno presenti troviamo poi Franco Mirabelli (4,8%), Guido Castelli (15,3%) e Claudio Borghi (34,3%). Anche in questo caso incontriamo alcuni nomi noti tra i meno presenti. Si tratta di Carlo Calenda (53,8%) e Matteo Renzi (55,5%).

I dati sono ricavati dagli esiti delle votazioni elettroniche che vengono messi a disposizione da Camera e Senato. A seguito di ogni singolo scrutinio i parlamentari possono risultare presenti, assenti o in missione. La somma di tutti gli esiti delle votazioni restituisce il livello di partecipazione dei singoli esponenti. È chiaro che la qualità del lavoro di un parlamentare non si può valutare esclusivamente attraverso i dati sul livello di partecipazione alle sedute dell’aula. Questo però è sicuramente un dato da tenere in considerazione. Oltre alle fisiologiche assenze dovute a motivi di salute, ci sono anche altri casi in cui un parlamentare può non partecipare alle votazioni. Può infatti essere impegnato in altri incarichi istituzionali. Nel caso di Cappellacci, per esempio, alcune assenze sono dovute agli impegni come presidente di commissione. Per questo motivo è importante monitorare costantemente il livello di partecipazione di deputati e senatori ai lavori delle rispettive camere.

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