La Nuova Sardegna

Sassari Continuano ad arrivare le vostre segnalazioni nella casella di posta della Nuova. Da quando è stata lanciata l’iniziativa le vostre denunce sulla sanità parlano tutte la stessa lingua: liste d’attesa eterne, visite cancellate e reparti al collasso. Un sistema, quello sanitario, che soccombe da decenni a problemi strutturali. «Ho appena letto l’articolo relativo al Cup e volevo raccontare la mia esperienza. Per dieci giorni, nel mese di novembre, ho cercato di prenotare una visita cardiologica con priorità B (entro 10 giorni) ma un messaggio registrato mi invitava a richiamare più tardi. Ci ho rinunciato e ho dovuto fare il tutto privatamente» scrive un lettore.

Chi ha la possibilità si cura nelle strutture private, chi non può spera nella roulette russa del Cup. Come nel caso di quest’altro paziente del Sassarese: «Ho letto l’articolo sulla Nuove relativo alle liste d’attesa per effettuare esami clinici e/o radiologici. Voglio segnalare che, dovendo fare una T.C. coronarografica prescrittami dal medico sportivo mi sono rivolto al Cup. La risposta è stata che non ci sono appuntamenti in agendo fino al 2028 (naturalmente a Cagliari non certo qui a Sassari). Sono stato costretto a chiedere un appuntamento presso un centro privato che mi ha dato l’appuntamento tra una decina di giorni al costo di 300 euro».

C’è chi poi, avendo aspettato per un intervento chirurgico, si vede rinviato il ricovero senza preavviso: «Un mio familiare - scrive un lettore - aveva appuntamento per il ricovero in vista di un intervento chirurgico già programmato nel reparto di neurochirurgia di Sassari, dopo vari esami diagnostici. Nel giorno stabilito ci siamo recati presso la struttura ospedaliera, ma al nostro arrivo ci è stato comunicato che il ricovero era stato rinviato». «La motivazione fornita - continua la lettera - è stata che l’ospedale avrebbe provato a contattare la famiglia il giorno precedente, cosa che però non risponde al vero: il numero fornito era sempre presidiato e nessuna chiamata è mai arrivata. Il rinvio improvviso, senza una comunicazione certa e verificabile, ha causato disagio e stress al paziente e alla famiglia, già provati dall’attesa di un intervento importante».

Stessa sorte per un altro paziente, questa volta a causa della carenza cronica del personale: «Mi è stato cancellato l’appuntamento in nefrologia a causa di chiusura dell’ambulatorio. Non ci sono medici. Mi hanno detto di prenotare nuovamente la visita ma, ovviamente, il telefono suona a vuoto. Ho una insufficienza renale cronica e sommata ad altre patologie deve essere tenuta sotto controllo». Continuate a raccontarci le vostre esperienze, mandate le vostre segnalazioni a web@lanuovasardegna.it o al numero whatsapp 3492801429.