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Sassari

Allarme babygang

Assalito sotto casa da un 13enne: «Prima mi ha detto “buongiorno”, poi mi ha tirato un sasso al volto»

di Davide Pinna
Assalito sotto casa da un 13enne: «Prima mi ha detto “buongiorno”, poi mi ha tirato un sasso al volto»

La vittima è un pensionato 77enne che abita a Carbonazzi. L’amministratore di condominio Mirko Depalmas: «Non ci sentiamo sicuri, servono più controlli»

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Sassari Prima un saluto dal tono irridente e il sapore della presa in giro, poi l’aggressione, nella forma di una pietra scagliata contro il volto di un 77enne che era appena rientrato a casa dopo aver fatto la spesa insieme alla moglie. Il responsabile dell’episodio avvenuto giovedì mattina a Carbonazzi è un ragazzino di più o meno 13 anni che insieme ad altri due coetanei sarebbe abbastanza conosciuto nel quartiere per atteggiamenti di questo tipo. «Ma mai niente di così grave» stando a quel che spiega Mirko Depalmas, amministratore del condominio La Edificatrice di via La Malfa, dove è accaduta l’aggressione.

«Fortunatamente mi ha preso in fronte, se mi avesse colpito sugli occhiali o sul capo, mi sarei potuto fare molto più male» racconta il 77enne, che ha chiesto di restare anonimo. Con il passare delle ore, la ferita, suturata dal medico di base con qualche punto, si sta trasformando in una piccola cicatrice: «Ma all’inizio ho perso tanto sangue e sono rimasto a lungo stordito, insomma è stato un bello spavento» confida il pensionato. E soprattutto, a far male, è il tradimento subito da un ragazzino dal quale, piuttosto, ci si sarebbe potuti aspettare l’offerta di una mano a portar su per la rampa del garage la spesa.

È proprio il pensionato a raccontare l’accaduto: «Ho portato l’auto in garage insieme a mia moglie, lei è salita su per prima, senza incontrare nessuno nell’androne del palazzo. Io invece sono rimasto giù per chiudere il garage e prendere l’acqua minerale».

A quel punto il primo contatto con il 13enne: «Ho sentito dal piano pilotis il rumore della porta che si apriva: guardo in su, dalla rampa del garage, vedo un ragazzino che allarga le braccia e urla “buongiorno!” e rispondo al suo saluto». La scenetta si ripete: «Chiudo il garage e lui urla di nuovo “buongiorno!”, rispondo anche stavolta e lo vedo che apre la porta ed esce. Mi chino per prendere l’acqua e sento di nuovo la porta che si apre: faccio solo in tempo ad alzare lo sguardo, vedo un’ombra e poi sento qualcosa che mi colpisce e rimango stordito».

Proprio in quel momento, racconta il pensionato, stava arrivando un’altra inquilina del palazzo, che poi racconterà di aver visto due ragazzini che scappavano e averli riconosciuti. L’uomo è stato soccorso dalla moglie e da altri residenti e poi è andato al pronto soccorso ma, scoraggiato dall’attesa che sarebbe stata di troppe ore, alla fine ha deciso di farsi suturare dal suo medico, rinunciando al referto che sarebbe servito per sporgere denuncia. Proprio mentre l’uomo andava dai carabinieri a raccontare l’accaduto, l’episodio ha avuto una coda: «All’altezza della rotatoria di via Milano abbiamo visto tre ragazzi in bici e ho subito riconosciuto il mio aggressore. Allora sono sceso dall’auto e ho urlato: “Perché mi hai lanciato il sasso?”. Ma loro sono scappati».

I precedenti  Non è la prima volta che le palazzine di via La Malfa finiscono nel mirino di giovanissimi vandali. L’amministratore di condominio Mirko Depalmas lo aveva già raccontato alcuni episodi alla Nuova a dicembre: gruppetti di minorenni avevano fatto irruzione prima in terrazzo e poi nella sala riunioni del condominio, bivaccando e ubriacandosi nei e devastando spazi e arredi.

Ancora prima, qualcuno aveva incendiato i depliant pubblicitari lasciati sotto il citofono, danneggiando i campanelli e rischiando di scatenare un rogo ben più grave. «Di recente, poi, diversi condomini hanno segnalato il lancio di uova e pietre contro le finestre. Ma questo è senza dubbio l’episodio più grave che sia mai capitato» racconta ora Depalmas.

Il 13enne sarebbe abbastanza noto nel quartiere, dove scorrazza insieme a due coetanei e mette a segno piccoli gesti vandalici. Finora, però, non è mai stato colto sul fatto. «Si tratta di tanti piccoli episodi, ma i residenti non si sentono sicuri, auspico un aumento di controlli per fermare questi ragazzi» conclude Depalmas.

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