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Il carattere c’è, adesso il Cagliari deve trovare difesa e continuità

Enrico Gaviano
Il carattere c’è, adesso il Cagliari deve trovare difesa e continuità

Luci e ombre nella prima in Coppa ma la vittoria sul Perugia è un segnale positivo. Sabato prossimo si fa già sul serio in B, a Como servirà una prova più convincente

07 agosto 2022
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Cagliari Esordio fra luci e ombre per il Cagliari, contro il Perugia battuto venerdì 3-2 all’Unipol Domus. E’ calcio d’agosto e al di là delle battute di Fabio Liverani, secondo cui questo tipo di partite non valgono nulla se si vincono, intanto aver superato il turno ha dato comunque un segnale importante, un piccolo cambiamento di rotta dopo il terribile finale dello scorso campionato che aveva fatto precipitare i rossoblù in B.

Ma l’inizio del campionato, sul campo-trappola di Como, è dietro l’angolo: sabato sarà calcio vero in tutti i sensi, con la prima tappa delle 42 che aspettano i rossoblù che comunque partono con l’obbiettivo di arrivare al traguardo al primo e secondo posto per salire direttamente in A, o, in seconda analisi, ma meglio di no, in zona play off per giocarsi poi tutto agli spareggi. Dunque il Cagliari è ancora un cantiere ma qualcosina dalla prima partita ufficiale della stagione è saltata fuori.

Note liete. Fra le note liete intanto il carattere della squadra. In molti alla fine della partita di venerdì commentavano come la squadra sgonfia e molle della passata stagione questo tipo di partite le avrebbe perse senza appello. Invece questo Cagliari ha reagito alla grande nel momento di maggior difficoltà ribaltando il risultato negli ultimi dieci minuti di gioco e guadagnando il passaggio ai sedicesimi di finale della Coppa dove troverà la vincente di Bologna-Cosenza in programma domani 8 agosto.

Altro elemento da non dimenticare è che i gol sono arrivati su calci da fermo: l’apertura di Altare a deviare di testa un angolo, il rigore di Lapadula e la punizione super di Nicolas Viola. Anche in questo caso un progresso enorme rispetto alla passata stagione quando i gol dai corner e da calcio piazzato erano praticamente delle mosche bianche.

Fra i giocatori una menzione su tutti merita il giovane Zito Luvumbo. L’attaccante angolano, arrivato due stagioni fa nella Primavera rossoblù ha iniziato bene questa stagione in cui è stato promosso nella rosa della prima squadra. Contro il Perugia ha fatto il suo dovere sia quando ha giocato a sinistra, nel primo tempo, sia quando ha sostituito sulla fascia destra lo spento Gaston Pereiro. Scatti, velocità, grinta intanto e poi spirito di sacrificio a dare equilibrio giocando in interdizione quando gli avversari erano in possesso di palla. E’ acerbo ma i numeri ci sono, e potrebbe essere la grande sorpresa della stagione.

Bene anche il franco-congolese Antoine Makoumbou. Liverani contro il Perugia lo ha inserito in mediana, ruolo in cui ha saputo mettere in mostra le doti di palleggio e di lucidità nella distribuzione del gioco. Una bella scoperta.

Note negative. Non ha convinto assolutamente la tenuta difensiva. La squadra è stata sorpresa nelle ripartenze. Questo oltre all’errore pesante di Di Pardo che ha dato il là al gol del pareggio dei perugini. Errori anche nel secondo gol degli ospiti e in alcune altre occasioni in cui il Cagliari avrebbe potuto tranquillamente prendere gol.

Fra i giocatori in ombra intanto il solito Gaston Pereiro, ancora una volta andato a corrente alternata visto che si segnala fra le cose buone combinate in un’ora di gara un assist splendido per Pavoletti che l’attaccante rossoblù ha sprecato. Abbastanza male lo stesso Pavoletti. Anello debole, al momento gli esterni: Di Pardo sembra inesperto e Obert ha una propensione solo a coprire piuttosto che ha ripartire sulla fascia sinistra. A strappi la costruzione del gioco, ma in questo caso si aspetta con ansia il ritorno di Rog e, magari, di Nandez, per far decollare il centrocampo.


 

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