La Nuova Sardegna

La sorella di Giulia Cecchettin: "Il termine 'un po' ossessivo' era un'eufimismo"

La sorella di Giulia Cecchettin: "Il termine 'un po' ossessivo' era un'eufimismo"






“Il termine 'un po' ossessivo' era ovviamente un'eufimismo perché non si può essere un po' ossessivi e comunque essere ossessivi anche solo in parte è sbagliato e non si può giustificare una cosa del genere e quindi volevo appunto evidenziare la macabra ironia della cosa. Perché se quel 'po' ossessivo' non fosse stato giustificato, fosse stato preso in considerazione come andava, preso in considerazione e magari Filippo avesse parlato con un terapeuta o con qualcuno che lo poteva aiutare, anche solo con un genitore o con un amico si fosse sfogato, magari questo epilogo sarebbe stato diverso. Per questo appunto ci tengo a che venga stressato il fatto che questi eufemismi non debbano esistere, che quando avete un amico un po' ossessivo forse è caso di parlargli, forse è caso di fargli notare che non bisogna esserlo e che non è giusto e che non ha il diritto di esserlo sopra la vita di qualcun altro”. Così Elena Cecchettin, sorella di Giulia, la studentessa 22enne trovata morta due giorni fa nei pressi del lego di Bracis, vicino Pordenone, risponde ai cronisti davanti alla casa di Vigonovo dalla quale Giulia è uscita senza fare più ritorno.

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