La Nuova Sardegna

Cagliari

Polizia

Arrestato scafista: avrebbe nascosto in una nave libica tre immigrati marocchini

di Luciano Onnis
Arrestato scafista: avrebbe nascosto in una nave libica tre immigrati marocchini

Le indagini della polizia hanno stabilito il favoreggiamento da parte di un componente dell’equipaggio della gasiera arrivata a Sarroch

02 febbraio 2023
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Cagliari La polizia  arresta uno scafista sospettato di aver fatto arrivare sulle coste sarde tre cittadini del Marocco. Avrebbe simulato un soccorso in mare di naufraghi con una nave gasiera partita da Tripoli e attraccata, ieri, alla raffineria di Sarroch. È un cittadino libico, di 57 anni, membro dell’equipaggio, indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Alle 7 del 31 gennaio, una nave gasiera, battente bandiera libica, è attraccata alla raffineria di Sarroch e il comandante ha dichiarato alla polizia di frontiera di aver soccorso, poco prima, a largo di Sarroch, tre cittadini marocchini, trovati in mare mentre nuotavano con difficoltà verso la riva.  Le indagini svolte sulle dichiarazioni del comandante e dei tre naufraghi hanno permesso al personale della Squadra Mobile  diretta dal primo dirigente  Fabrizio Mustaro, e di Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, di scoprire che ognuno dei tre marocchini avrebbe pagato 4.000 euro per il trasporto da Tripoli, porto di partenza della nave, alle coste della Sardegna.

I soldi per la traversata sarebbero stati consegnati, a Tripoli, a un non meglio identificato “Funzionario dell’immigrazione libica”, che poi avrebbe affidato i tre marocchini all’indagato. All’insaputa dell’equipaggio e del comandante, i tre sarebbero stati nascosti in un vano della nave lo scorso 28 gennaio, quando la nave è salpata per l’Italia.  

Quando la gasiera è arrivata a circa due chilometri dalla costa e si è posizionata all’ancora nella rada di Sarroch, il fermato li avrebbe fatti calare in mare, facendogli prima indossare i giubbotti salvagente. A quel punto però, i tre, spaventati dal mare molto agitato, avrebbero iniziato a urlare per chiedere aiuto. Alcuni membri dell’equipaggio si sono accorti idi quelle tre persone in balia delle onde e li hanno soccorsi, credendoli davvero dei naufraghi.

Per paura di ritorsioni, nessuno dei tre marocchini ha raccontato la verità al resto dei membri della nave o al Comandante, sino a quando sono stati sentiti dalla polizia e da Frontex. Il fermato si trova ora nel carcere di Uta. I tre cittadini marocchini hanno presentato domanda di asilo alla Questura, che sta valutando anche il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi di giustizia, considerato che i tre hanno reso dichiarazioni utili alle indagini. I fatti accertati dagli investigatori della Mobile saranno sottoposti alla valutazione del Gip, che deciderà sul fermo di polizia giudiziaria durante l’udienza di convalida.

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