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Daniela Inzaina vince la sua battaglia: «Ora ho di nuovo il farmaco»

di Stefania Puorro
Daniela Inzaina vince la sua battaglia: «Ora ho di nuovo il farmaco»

Alla donna di Telti affetta da spondiloartrite sieronegativa era stata dimezzata la cura a base di Cosentix. La farmacia della Asl le ha consegnato la seconda dose

30 aprile 2024
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Telti Daniela Inzaina ha vinto la sua battaglia. La donna di Telti affetta da spondiloartrite sieronegativa a cui era stata dimezzata la cura, un farmaco al mese anziché due, può di nuovo sorridere. «Ci hanno chiamati la mattina del 30 aprile per dirci di andare a ritirare anche la seconda dose di Cosentix, l’unico medicinale biologico che posso assumere per la mia patologia. Mio marito è andato di corsa alla farmacia della Asl di Olbia e adesso potrò finalmente riprendere il mio piano terapeutico, così come stabilito. L’incubo è dunque finito. E presto finiranno anche i dolori alle ossa, alle articolazioni e ai muscoli che si erano già fatti sentire. In questi ultimi giorni sono stata malissimo ed è per questo che, dopo la mia prima protesta nello scorso mese di marzo, ho voluto lanciare un nuovo e disperato appello. Se fossi andata avanti con una sola iniezione ogni trenta giorni, avrei rischiato grosso. E forse non sarei più riuscita a camminare. A volte avere il coraggio di alzare la voce per difendere il proprio diritto alla salute porta al risultato sperato. E spero di aver aiutato anche altri pazienti più silenziosi di me che si sono trovati nella stessa situazione».

E mentre il sindaco di Telti Vittorio Pinducciu aveva già fatto sapere a Daniela Inzaina e a suo marito di essere pronto a intervenire in ogni modo se il caso non fosse stato risolto, anche la direzione aziendale della Asl Gallura si è mossa: «Stavamo già lavorando a una soluzione, ma ci occorreva del tempo per superare alcune questioni burocratiche - sottolinea il direttore sanitario, Raffaele De Fazio -. L’azienda ha preso a cuore il caso della signora, cercando di trovare il modo di esaudire le sue esigenze di cura, dialogando con i medici e dando mandato alla farmacia territoriale di fare il possibile per risolvere il problema. Infatti ieri mattina l’ulteriore dose del farmaco è stata consegnata. Ci auguriamo - conclude il direttore sanitario - che questi sforzi possano contribuire a ridurre le difficoltà della paziente, permettendole di migliorare la propria qualità di vita».

Daniela Inzaina, raccontando la sua storia e le sue difficoltà, aveva anche parlato dell’impossibilità di comprare il Cosentix, se qualcuno non si fosse intervenuto. «Non avremmo mai potuto spendere 1800 euro. Lavora soltanto mio marito e non ce lo saremmo potuti permettere». La donna, che ha 54 anni ed è originaria di Calangianus, si guarda indietro e ricorda come fosse prima che la malattia la colpisse. «Sono sempre stata dinamica e anche di fronte a lavori pesanti non mi tiravo mai indietro. Ho persino piastrellato tutta la nostra casa, quando ci siamo trasferiti a Telti. Poi, diversi anni fa, ho cominciato a star male, ad avvertire dolori dappertutto, a camminare con fatica. La diagnosi è arrivata nel 2015. Essendo fabica e allergica a diversi medicinali, sono stata sottoposta a cure biologiche ma tutte mi davano pesanti effetti collaterali e in due occasioni è insorto anche lo shock anafilattico. Per un periodo sono stata seguita a Sassari e poi all’Humanitas di Rozzano dove trovarono il piano terapeutico adatto. Il “Cosentix” mi ha consentito di riprendere in mano la mia vita. Certo, non avrò mai più l’energia di prima e continuerò a usare le stampelle. Ma so che con due dosi di farmaco al mese, la mia patologia non peggiorerà ancora. E ora sono di nuovo felice».

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