La Nuova Sardegna

Sassari

Allerta meteo

Trecento pecore uccise dall'acqua, il maltempo devasta Ittireddu

di Barbara Mastino
Trecento pecore uccise dall'acqua, il maltempo devasta Ittireddu

Danni enormi tra bestiame morto, raccolti distrutti e strade impraticabili

04 giugno 2023
2 MINUTI DI LETTURA





Ittireddu Circa trecento pecore morte travolte dall’acqua, raccolti distrutti, strade rurali fortemente compromesse e gravi danni alla viabilità registrati nel centro abitato.

Questo il bilancio – per il momento parziale – dei danni provocati dalla pioggia a Ittireddu, dove il sindaco Franco Campus attende che finalmente si plachi la furia del maltempo per dichiarare uno stato di calamità naturale il più circostanziato possibile, dopo una prima conta dei danni. Stato di calamità che esiste nei fatti, perché anche a Ittireddu – così come in altre zone della provincia e dell’isola – questi danni sono incalcolabili.

Di una vera e propria «devastazione» parla il sindaco Campus, che è presente sul territorio con il centro di controllo già da giorni. Il maltempo ha iniziato a fare danni a Ittireddu dalla scorsa settimana, perché tutto il territorio è stato fortemente colpito: Mores, Ozieri, Tula, Oschiri. Problemi di viabilità si sono registrati nelle strade provinciali – come a Occhetta, dove nei giorni scorsi si è anche reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Ozieri per recuperare una macchina impantanata – e in quelle rurali.

Ma a Ittireddu, come detto, ci sono stati problemi anche nel centro abitato, nella parte più bassa del paese, dove una strada è intransitabile a causa del crollo di un pontino. Per il resto, sebbene nessuna persona abbia fortunatamente subìto danni, purtroppo le vittime sono – qui come altrove – le stesse: le pecore, in primo luogo (le circa trecento di Ittireddu e le dieci contate a Mores, che si aggiungono alle centinaia del vicino Bonnanaro), le colture foraggere, andate irrimediabilmente perdute – perché abbattute, private di nutrienti e comunque non più falciabili – le vigne e gli uliveti, annientati da pioggia e grandine; varie colture orticole e tanto, tantissimo altro.

Un’annata agricola disastrosa, che già era stata resa difficile dalla siccità e che ora è stata definitivamente abbattuta dai temporali che, brevi ma devastanti, stanno falcidiando l’isola.

Per restare nel territorio del Logudoro e Mejlogu, purtroppo già si conoscono i danni arrecati dal maltempo in tanti comuni come Bonnanaro e Mores, ma anche Ozieri ha avuto la sua parte, con alcune strade di penetrazione agricola che hanno ceduto nella Piana di Chilivani (che come si sa copre il territorio di diversi comuni) come per esempio a Pianu Ladu e Fraigas. E ieri anche nella Sp 1 verso San Nicola un fiume d’acqua ha reso difficile la viabilità.

Lo stato di calamità naturale è stato dichiarato anche a Ozieri alla fine di maggio, ma purtroppo c’è da aspettarsi che la natura non abbia ancora finito di presentare il suo conto in questi ultimi anni di clima “impazzito”.


 

In Primo Piano
La nota

Sanità, l’assessore richiama le Asl: «Tutte le nomine sono bloccate»

Le nostre iniziative