La Nuova Sardegna

Cagliari

L’operazione

I carabinieri scovano un canile lager a Flumini di Quartu

di Luciano Onnis
I carabinieri scovano un canile lager a Flumini di Quartu

Gli animali, 180, erano tenuti in condizioni igieniche precarie. Sul posto è intervenuta anche l’Asl di Cagliari

22 ottobre 2024
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Quartu Un canile abusivo, con i 180 cani tenuti in condizioni precarie sotto l’aspetto igienico sanitario, è stato sgomberato questa mattina, 22 ottobre, dai carabinieri della stazione di Quartu, supportati dai colleghi di Burcei e Selargius, in zona Flumini di Quartu, lungo il litorale. L’intervento si inserisce nel contesto delle attività di controllo e tutela del benessere animale, a seguito di una precedente scoperta effettuata dai militari dell’Arma lo scorso 4 agosto.

In quella occasione, era stato individuato un immobile illegalmente adibito a canile e tenuto in condizioni critiche. La presenza dei militati è servita a garantire una cornice di sicurezza durante tutta l’operazione di sgombero, coordinata dalle autorità comunali e sanitarie di Quartu, con intervento del personale dell’Asl di Cagliari e il supporto operativo della polizia locale e di dipendenti comunali. Più di 180 cani, ospitati nella struttura in assenza delle necessarie autorizzazioni e in stato di abbandono, sono stati trasferiti presso i canili Shardana di Dolianova e Dog Hotel di Capoterra, dove riceveranno le cure adeguate e saranno garantiti loro un ambiente più sicuro e conforme alle normative vigenti.

L’operazione si è svolta senza incidenti gravi, nonostante la riluttanza da parte delle occupanti dell’immobile, due donne già note per atteggiamenti ostili e comportamenti minacciosi. In considerazione delle condizioni di salute delle due donne, è stato richiesto l’intervento del personale sanitario, ed è stato necessario effettuare un trattamento sanitario obbligatorio per una delle due occupanti. Lo sgombero odierno è il risultato di un lungo lavoro iniziato proprio con il monitoraggio e l’intervento da parte dei carabinieri che ha portato, lo scorso 4 agosto, alla scoperta delle gravi condizioni degli animali. Da allora, i militari hanno lavorato a stretto contatto con le autorità comunali e sanitarie per garantire la risoluzione della situazione e il benessere degli animali coinvolti. Le attività continueranno per verificare che tutti gli animali siano trasferiti in strutture autorizzate e per procedere nei confronti dei responsabili dell’attività illecita.

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