Minori stranieri e cittadinanza: una conferenza per rilanciare lo Ius scholae
Al liceo Siotto di Cagliari il 22 novembre una mattinata di interventi di dirigenti scolastici, parlamentari e studenti per riportare alla luce una problematica sociale rilevante
Cagliari I bambini e i ragazzi stranieri che crescono frequentando la scuola italiana dovrebbero poter diventare cittadini italiani senza il lavorìo burocratico che adesso è ancora necessario al compimento del diciottesimo anno di età.
Gian Matteo Sabatino dirigente scolastico all’Istituto comprensivo 2 di Capoterra assieme ad altri tre dirigenti di licei cagliaritani, tutti associati alla Anp, l’Associazione nazionale presidi, ha organizzato una conferenza venerdì 22 novembre dalle 10.30 in poi al liceo Siotto di Cagliari per rilanciare il vasto tema dello Ius Scholae, argomento sparito dall’agenda politica di questi ultimi anni, ma di grande attualità sociale. Sabatino e gli altri presidi, nella loro qualità di educatori, constatano ogni giorno la necessità di valorizzare l’identità culturale che studenti e studentesse stranieri acquisiscono assieme ai loro compagni di banco e di classe nel frequentare la scuola italiana. Secondo i sostenitori dello Ius Scholae chi frequenta costantemente la scuola, assorbendone quindi i valori e facendo proprio il bagaglio culturale, dovrebbe diventare cittadino o cittadina italiana anche se non è nato in Italia oppure è nato in Italia ma i genitori sono extracomunitari.
Al di là dei numeri che segnalano per i prossimi anni in Sardegna un calo del 30 per cento nella popolazione studentesca dai 5 ai 14 anni, quindi della necessità di affrontare anche in chiave scolastica il tema dello spopolamento, c’è la rilevanza dei numeri della presenza scolastica straniera, 914mila in Italia, 6mila in Sardegna, e, di conseguenza, il peso del problema che una cittadinanza non definita contribuisce a creare negli adolescenti impegnati a definire la propria identità personale e a dare sostanza a un senso di appartenenza. Gli aspetti pratici di questo problema sono finiti nelle cronache quando c’erano di mezzo gli adolescenti sportivi, penalizzati per esempio nelle trasferte all’estero, o tutti gli altri davanti all’invito per le gite scolastiche in una città europea.
Nella conferenza di venerdì al liceo Siotto ci sarà anche la testimonianza di due studenti delle superiori a proposito delle difficoltà legate a una cittadinanza che deve essere inseguita perché non scaturisce naturalmente dal percorso culturale da loro intrapreso con l’iscrizione in una scuola italiana.
Oltre Gian Matteo Sabatino e il dirigente del Siotto Aldo Pillittu, con un video ci sarà anche il contributo dell presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli. Interverranno il parlamentare di Forza Italia Paolo Emilio Russo e il parlamentare segretario nazionale Demos Paolo Ciani, saranno presenti i dirigenti Roberto Bernardini e Vanni Mameli.