La Nuova Sardegna

Olbia

Il consiglio comunale

Palau, via libera alle due società in house per gestire porto e servizi

Palau, via libera alle due società in house per gestire porto e servizi

Approvata la delibera nonostante il parere sfavorevole della Corte dei conti

3 MINUTI DI LETTURA





Palau Il Comune tira dritto. Le due società in house possono vedere la luce. Sono la Palau porto srl e la Palau servizi turismo srl, entrambe con un capitale sociale di 50mila euro: la prima si occuperà della gestione del porto turistico e la seconda della gestione del grosso dei servizi comunali. Il consiglio comunale, con otto voti favorevoli e tre contrari (Tamponi, Fresu e Calandruccio), ha appena dato il via libera alla creazione delle due società. E questo nonostante le riserve del responsabile del settore finanziario e del revisore contabile del Comune e il parere negativo espresso nei mesi scorsi della Corte dei conti, che aveva fatto riferimento anche all’impossibilità di valutare la sostenibilità finanziaria delle società perché mancava una stima di partenza dei costi e dei ricavi verificabile dal punto di vista di un «percorso logico-fattuale».

La stessa Corte dei conti, esprimendo il suo parere negativo, aveva quindi messo in guardia l’amministrazione: «Qualora decida di procedere egualmente, è tenuta a motivare analiticamente le ragioni per le quali intenda discostarsi dal parere e dare pubblicità, nel proprio sito internet istituzionale, a tali ragioni».

Durante il consiglio comunale che si è riunito nei giorni scorsi l’amministrazione guidata dal sindaco Franco Manna ha quindi deciso di andare avanti motivando la scelta. Nella delibera di consiglio si legge che è ritenuto doveroso dimostrare che «esistono delle fondate motivazioni giuridiche-contabili» alla base della costituzione delle società. E questo «diversamente da quanto espresso nei pareri sia del responsabile del settore finanziario sia dell’organo di revisione contabile, che hanno espresso ragioni non sufficientemente argomentate, non chiare e specifiche, talvolta contraddittorie e che si limitano semplicemente a richiamare gli enunciati del parere della Corte».

Nella stessa delibera si legge anche che «il responsabile del settore finanziario esprime prima un parere tecnico favorevole e poi rileva nel parere contabile che l’ente avrebbe una concessione demaniale precaria, elemento questo di natura strettamente giuridica e non contabile; quindi delle due l’una: o sussiste parere tecnico favorevole oppure non ha senso richiamare tale aspetto in quello contabile».

E poi ancora: «Il revisore invece, pur comprendendo le ragioni indicate nella documentazione prodotta dall’ente, ritenendola a suo dire completa dal punto di vista normativo, dettagliata in base al quadro legislativo e comprensiva rispetto al quadro operativo previsto, chiara per l’esame delle diverse modalità di gestione delle attività con adeguata motivazione, si riduce a riprendere lapidariamente quanto già indicato nel parere contabile suddetto; peraltro, andando ben oltre la portata del parere che le compete, raccomandando addirittura l’avvio di un nuovo procedimento neanche segnalato dalla Corte dei conti».

Nella delibera, infine, l’amministrazione ha elencato in maniera dettagliata tutti i motivi tecnici alla base della decisione di discostarsi dal parere della Corte dei conti. L’obiettivo del Comune, attraverso la creazione delle due società in house – che genererà decine di nuovi posti di lavori – è quello di migliorare la gestione del porto turistico e anche quella degli altri servizi in mano comunale, come la riscossione dell’imposta di soggiorno, i parcheggi, il verde extraurbano, gli eventi, gli spettacoli, la promozione turistica e la cura dei monumenti. (d.b.)

Primo Piano
Il processo

Traffico di droga e assalti ai portavalori, chieste 9 condanne: 24 anni per Mercurio – Tutti i nomi

Le nostre iniziative