Espulsioni in campo e rissa dopo la partita: arriva la stangata del giudice sportivo
Squalifiche pesantissime a calciatori e dirigenti, multate le due società
Cabras Sotto l'albero di Natale Atletico San Marco Cabras e Silanus non hanno trovato doni, ma tanto carbone, sotto forma di stangata del giudice sportivo. Dopo la rissa che si è scatenata domenica scorsa al Comunale di Via Tharros al termine della sfida salvezza fra la formazione lagunare e la compagine del Marghine, valida per la 13ª giornata del Girone C di Prima categoria, l’avvocato Maurizio Balloi, assistito dal rappresentante dell’Aia, ha preso pesanti provvedimenti disciplinari dopo aver analizzato il referto arbitrale redatto dal signor Giuseppe Leonardo Serra della sezione di Olbia.
RISULTATO OMOLOGATO, MULTATE LE DUE SOCIETÀ Il risultato del campo, che ha visto l’Atletico San Marco vincere 2-1 in rimonta, è stato convalidato, ma le due società, nonostante il comunicato congiunto di scuse e condanna dei fatti diffuso lunedì sera, dovranno pagare multe salate. Alla formazione cabrarese è stata comminata una sanzione di 400 euro perché «quale società ospitante non provvedeva a esibire la prescritta richiesta della forza pubblica e non garantiva un adeguato servizio d’ordine, la cui omissione favoriva l'insorgere di una violenta rissa al termine della gara, che coinvolgeva diversi suoi tesserati, la maggior parte dei quali non potevano essere identificati dal direttore di gara». Precisa ancora il giudice sportivo, motivando ulteriormente la sua decisione: «Nel corso della predetta rissa, i suoi sostenitori rivolgevano insulti e provocazioni ai calciatori avversari, uno dei predetti tifosi sputava inoltre all’indirizzo di alcuni calciatori del Silanus. Sanzione per responsabilità diretta in ordine al mancato servizio d’ordine e per responsabilità oggettiva in relazione alla condotta dei propri tesserati e dei sostenitori a fine gara».
Sanzione di 350 euro, invece, per il Silanus, in quanto «diversi suoi tesserati, la maggior parte dei quali non potevano essere identificati dal direttore di gara, partecipavano attivamente a una violenta rissa insorta subito dopo il termine della gara. Inoltre, durante e al termine della gara, i suoi sostenitori facevano oggetto l’arbitro di insulti e frasi offensive. Sanzione per responsabilità oggettiva in relazione alla condotta dei propri tesserati e dei suoi sostenitori».
SQUALIFICHE PESANTI AI GIOCATORI Per quanto riguarda i calciatori, sono state comminate numerose squalifiche. Sei giornate di stop sono state inflitte a Giuseppe Canu (Atletico San Marco) e Riccardo Sanna (Silanus). Canu è stato squalificato perché «durante la rissa scoppiata al termine della gara, colpiva con pugni al corpo e al viso il portiere della squadra avversaria, che si trovava a terra, dopo essere caduto». L’entità della sanzione è stata inflitta considerando «la proditorietà della condotta violenta». Sanna invece, durante la partita, «senza alcuna possibilità o intento di giocare il pallone, colpiva deliberatamente un avversario con un violento calcio alla gamba, provocandogli momentaneo dolore. Alla notifica del provvedimento disciplinare rivolgeva all’arbitro frasi latamente offensive».
Cinque giornate sono andate al portiere ospite Antonio Jonatha Sechi, perché «nel corso della rissa scoppiata a fine gara, interveniva dapprima per separare l’assistente di parte avversario e un proprio compagno, che si colpivano reciprocamente. Colpito anch’egli dall’assistente di parte avversario, che lo attingeva al volto con la bandierina, reagiva nei confronti dello stesso con numerosi e forti pugni al volto e ai fianchi e con un calcio al corpo. L’assistente di parte avversario accusava evidente e manifesto stato di stordimento dopo la violenza subita». Tre giornate di stop, infine, sono andate a Eddy Tola del Silanus perché «durante un’azione di gioco, colpiva con un pugno di media intensità un avversario, attingendolo nella zona tra il collo e le spalle. L’avversario rimaneva a terra per alcuni minuti e necessitava delle cure mediche prima di poter riprendere la gara». Infine due giornate dovrà scontare Sebastiano Morittu del Silanus, il terzo dei calciatori espulso durante i novanta minuti di partita.
LUNGA INIBIZIONE PER DUE DIRIGENTI I dirigenti delle due società, Gianni Usai dell’Atletico San Marco e Davide Morittu del Silanus sono stati inibiti rispettivamente fino al 31 marzo e al 21 febbraio. Il primo perché «con funzioni di assistente arbitrale di parte, nel corso della rissa scoppiata a fine gara, subiva l'aggressione di un calciatore avversario, che lo colpiva con dei pugni e reagiva nei confronti di quest’ultimo con dei forti colpi al capo e al torace, inferti con la bandierina, che successivamente rivolgeva anche a un altro calciatore avversario, che era intervenuto per separarlo dal compagno di squadra, provocando in tal modo la reazione anche del secondo calciatore avversario». Morittu perché «dirigente accompagnatore ufficiale, dopo un provvedimento disciplinare assunto dal direttore di gara, entrava indebitamente sul terreno di gioco e metteva le mani al collo di un calciatore avversario, dovendo essere trattenuto da altri tesserati della sua squadra». Contro le decisioni del giudice sportivo le due società potranno presentare ricorso alla Corte sportiva di Appello territoriale.
