La Nuova Sardegna

L’analisi

Spese elettorali: ecco tutte le dichiarazioni dei consiglieri regionali ai raggi X

di Giuseppe Centore
Spese elettorali: ecco tutte le dichiarazioni dei consiglieri regionali ai raggi X

Costi e contributi: Meloni di Fdi e Tunis oltre i 30mila euro, neanche un euro per Cozzolino

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Qualcuno ha usato la modulistica che lo stesso collegio regionale di garanzia elettorale ha messo a disposizione sul suo sito. Altri hanno adottato un modello diverso. Qualcuno ha scritto tutto al pc, altri hanno vergato numeri, spese e donazioni a penna, correzioni e aggiunte comprese. Nelle schede biografiche dei 60 consiglieri regionali ci sono i documenti inviati al collegio regionale, che dovrebbero certificare quanto e come sono stati spesi i fondi raccolti per la campagna elettorale. Come da legge devono essere indicati tutti i contributi ricevuti a prescindere dall’importo di ciascuno e deve essere indicato il nominativo del contributi provenienti da persone fisiche o società. Solo sopra i 3mila euro di spese vi è l’obbligo di indicare il nome dei contribuenti persone fisiche. Di seguito le somme dichiarate da ciascun consigliere, con le principali caratteristiche dell’atto inviato al collegio. Non è detto che il singolo fascicolo del consigliere non sia stato poi integrato da documentazione chiesta dal collegio e inviata.

Francesco Agus (Progressisti): ha usato il modello prestampato; spese per 15240 euro soprattutto spot e spazi di propaganda pubblici, coperte per intero, con 14140 euro messi in proprio.

Alice Aroni (Udc): ha dichiarato 3758 euro di spese, senza alcun contributo. Ha nominato mandatario e conto dedicato.

Peppino Canu (Sinistra Futura): ha allegato solo due fatture per santini elettorali per un totale di spesa di 212 euro.

Paola Casula (Sinistra Futura): ha dichiarato spese per 2042 euro, ricevendo contributi per 2152 euro, nominando mandatario e conto.

Salvatore Cau (Orizzonte Comune): spesi 707 euro, senza contributi di terzi.

Emanuele Cera (FdI): ha avuto spese per 8848 euro, presentando cinque fatture, con entrate per 9mila euro. Ha nominato conto e mandatario.

Gianni Chessa (Fi): ha sostenuto spese per 6994 euro, di cui 1830 per mezzi di propaganda e 4897 per eventi di propaganda aperti al pubblico. Non ha sostenuto alcuna spesa in proprio.

Michele Ciusa (M5S): spese per 1341 euro, di cui 309 per spese forfettarie.

Angelo Cocciu (Fi): nessuna entrata ricevuta ma 11208 di spese, con conto dedicato e mandatario.

Sebastian Cocco (Uniti per Todde): ha ricevuto contributi per 4300 euro, ha nominato un mandatario. Nel rendiconto non compare un conto dedicato, ma solo il mandatario della campagna elettorale.

Piero Comandini (Pd): il presidente del consiglio ha speso 21mila euro e ha nominato un mandatario con estratto conto dedicato alla campagna elettorale. Questa somma è stata alimentata con donazioni e con 16504 euro di autofinanziamento da parte dello stesso candidato.

Salvatore Corrias (Pd): ha pagato di tasca sua le spese elettorali, pari a 2370 euro, spesi in volantini e spot radiofonici.

Lorenzo Cozzolino (Psi): non ha effettuato alcuna spesa, nè ricevuto contributi, e lo ha dichiarato, come da norma.

Franco Cuccureddu (Orizzonte Comune): spese per 12021 euro, senza alcun contributo, con nomina di mandatario e conto dedicato. Sono state allegate le fatture, tutte intestate al mandatario.

Roberto Deriu (Pd): ha ricevuto contributi per 5400 euro (di cui 4200 da lui versati sul conto dedicato), ha nominato un mandatario e ha speso 5266 euro, in servizi e materiale elettorale.

Giuseppe Dessena (Avs): ha presentato una sola fattura di 850 euro relativa a materiale elettorale.

Valdo di Nolfo (Uniti per Todde): ha assunto spese per 852 euro. Nessun contributo. Lo stesso Di Nolfo ha dichiarato che il collegio di garanzia ha chiesto ulteriore documentazione, poi regolarmente fornita. Il fatto che la richiesta abbia riguardato un importo limitato, fa desumere che il collegio abbia analizzato tutte le posizioni dei consiglieri, e abbia chiesto chiarimenti e integrazioni a molti onorevoli.

Giuseppe Fasolino (Riformatori): ha ricevuto contributi per 14mila euro e ha speso 13995 euro, di cui ha allegato le fatture. Ha presentato sia mandatario che conto dedicato.

Antonello Floris (Fdi): ha speso 1284 euro, senza alcun contributo esterno, di cui 999 in materiale di propaganda.

Giuseppe Frau (uniti per Todde): ha speso 13mila844 euro in materiale di propaganda e servizi. Non ha ricevuto contributi ma ha usato per tutte le spese il suo conto personale, senza la nomina di conto dedicato e mandatario.

Carla Fundoni (Pd): ha speso 3339 euro, senza ricevere contributi. Ha nominato mandatario, pur non ricevendo alcun contributo.

Roberto Li Gioi (M5S): ha speso 1014 euro, senza aver nominato il mandatario né conto corrente dedicato, e tantomeno senza aver ricevuto contributi da terzi.

Diego Loi (Avs): spesi 1980 euro, in manifesti e pubblicità stradale, senza nominare mandatario e ricevere contributi.

Piero Maieli (Fi): ha speso 1468 euro, senza contributi ricevuti. Ha nominato il mandatario.

Desirè Manca (M5S): ha speso 597 euro, senza contributi esterni, mandatario nè conto dedicato.

Gianluca Mandas (M5S): ha speso 7100 euro, e altrettanti ne ha ricevuti, da privati e società. Ha nominato mandatario e aperto conto dedicato.

Alfonso Marras (Fi): ha speso 2350 euro. Non ha nominato mandatario nè conto corrente dedicato.

Maria Francesca Masala (FdI): ha speso 10916 euro, ha nominato mandatario e conto dedicato e si è pagata per intero la campagna elettorale attingendo dai propri fondi per 12mila euro, versati sul conto dedicato.

Emanuele Matta (M5S): ha ricevuto contributi per beni e servizi pari a 1731 euro, ha acceso un conto, senza mandatario.

Corrado Meloni (Fdi): ha speso 43336 euro (di cui 10mila per materiale di propaganda, 5772 per spot e spazi, e 26639 per organizzazione di manifestazioni di propaganda), e ha ricevuto 44500 euro, da Fdi Sardegna, per 44mila euro, e dalla senatrice Antonella Zedda per 500 euro. Ha nominato mandatario e conto.

Giuseppe Meloni (Pd): spesi 6664 euro, ha nominato mandatario e conto e ha ricevuto 6700 euro, quasi tutti come autofinanziamento della campagna elettorale.

Franco Mula (Alleanza Sardegna): spesi 1976 euro. Nella dichiarazione mancano mandatario e conto dedicato.

Maria Laura Orrù (Avs): ha speso 16403 euro, come da fatture allegate, ha nominato mandatario e conto, e ha ricevuto contributi dal partito “Possibile” per 1500 euro.

Antonello Peru (Sardegna al centro 20Venti): spese per 12148 euro, e ha ricevuto contributi da persone fisiche e associazioni e società per 5500 euro. Il saldo negativo è stato da lui coperto. Ha nominato conto e mandatario.

Gianluigi Piano (Pd): spese per 5395 euro, ha nominato conto e mandatario, ha avuto contributi da privati, Pd e dall’associazione Aldo Moro per 1950 euro.

Fausto Piga (FdI): ha avuto spese per 14521 euro, e contributi per 14550: di questi 13450 sono arrivati dal suo conto personale, il resto dal mandatario. Ha nominato conto e mandatario.

Alessandro Pilurzu (Pd): ha speso 1819 euro, con conto e mandatario e si è autofinanziato la campagna con 2mila euro di contributi personali.

Ivan Pintus (Progressisti): dichiara di aver usato solo materiali e mezzi di propaganda messi a disposizione dal partito.

Ivan Piras (Fi): spese per 10393 euro, ha assunto obbligazioni per 3686 e ha ricevuto contributi per 5mila euro da parte di un privato residente fuori Sardegna. Ha nominato mandatario e conto dedicato.

Valter Piscedda (Pd): spesi 19736 euro ne ha ricevuti da una società 20mila. Ha nominato mandatario e conto dedicato.

Antonio Piu (Avs): ha speso 5494 euro, ha nominato conto e mandatario.

Luca Pizzuto (Sinistra Futura): non ha sostenuto spese nè ricevuto contributi o servizi, e si è avvalso del materiale di propaganda del suo partito.

Sandro Porcu (Orizzonte Comune): ha speso 1248 euro, e ha ricevuto servizi per 400 euro. Non ha nominato conto e mandatario.

Gianluigi Rubiu (FdI): ha speso 4316 euro, ha nominato conto e mandatario e ha dichiarato entrate per 5mila euro.

Aldo Salaris (Riformatori): ha speso 9622 euro e ha ricevuto analoga somma, con mandatario e conto dedicato.

Gianfranco Satta (Progressisti): ha nominato mandatario e conto. Ha speso 7494 euro, finanziati dal proprio conto.

Stefano Schirru (Alleanza Sardegna): spesi 7660 euro, nominando mandatario e conto, e avendo ricevuto 7700 euro di contributi, da due società e da privato.

Lara Serra (M5S): ha speso 635 euro, non ha nominato mandatario e conto.

Alessandro Solinas (M5S): ha speso 2976 euro, non ha nominato mandatario e conto.

Antonio Solinas (Pd): ha speso 3229 euro, ha nominato mandatario e conto e ha ricevuto 3250 da tre persone fisiche.

Alessandro Sorgia (Lega): ha presentato una dichiarazione con spese elettorali per 8993 euro.

Camilla Soru (Pd): nel sito del consiglio regionale risulta una dichiarazione in bianco, in realtà la consigliera ha nominato mandatario e ha presentato una dichiarazione con il conto dedicato lo scorso 20 giugno con spese e entrate pari a 15.805 euro. 

Antonio Spano (Pd): ha presentato una dichiarazione per 17594 euro di spese, ha nominato mandatario.

Giuseppe Talanas (Fi): ha presentato una dichiarazione con 22813 euro di spese, nominando conto e mandatario.

Umberto Ticca (Riformatori): ha presentato un elenco di contributi pari a 15700 euro, di questi 8mila in proprio. Ha nominato mandatario.

Paolo Truzzu (Fdi): come presidente della coalizione ha speso 43508 euro e ne ha ricevuto 45000 da Fdi Sardegna. Ha nominato mandatario e conto.

Stefano Tunis (Sardegna al centro 20Venti): ha speso 30786 euro, e ne ha ricevuti 31mila. Ha nominato conto e mandatario.

Alberto Urpi (Sardegna al centro 20Venti): ha speso 2821 euro, ha nominato mandatario ma non ha usto conto dedicato. Ha dichiarato di aver coperto tutte le spese con l’autofinanziamento.

Cristina Usai (Fdi): ha speso 4753 euro, e ne ha ricevuto 4553 di contributi, di cui 990 da autofinanziamento e gli altri da due società e da altrettanti privati, nominando conto e mandatario.

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