Stop all’assalto dei turisti alle cale: a Baunei l’algoritmo decide chi entra
Il sistema ideato da Eager è il primo in Italia per controllare il numero degli arrivi via mare
Baunei I grandi cambiamenti comportano o grandi litigate o migliorie profonde. Da Baunei sperano vivamente nella seconda opzione. In queste ore è partita la sperimentazione del sistema digitale di gestione dei flussi turistici via mare alle spiagge. Si chiama proprio “modello Baunei”, in Italia è un unicum che porta il marchio della tech company sassarese “Eager”, che ha sviluppato un algoritmo «di allocazione dinamica delle quote di sbarco»: d’ora in poi l’accesso al mare di Cala dei Gabbiani, Cala Mariolu, Cala Biriala, Cala Sisine e Cala Luna è regolato con un’app e con un algoritmo che si occuperà di non permettere mai che il limite delle presenze venga superato nel corso di tutto il giorno.
«Una scelta complicata ma ambiziosa», spiega Carlo Gaspa, data scientist sassarese, ceo di “Eager”. Sì perché con questa operazione l’amministrazione di Baunei si è seduta al tavolo con gli operatori marittimi che da anni propongono gite in gommone, motonave e barca nel golfo di Orosei. In molti sono rimasti fuori, sono stati accreditati solo – si fa per dire – 101 operatori, quelli in regola e che da questo momento ogni giorno chiederanno ai propri clienti di pagare un contributo «ambientale giornaliero» di 3 euro per il giro nell’intera costa o 2 euro per una cala e di scaricare l’app “Heart of Sardinia” per prenotare un posto. Gli operatori scannerizzeranno a bordo i qr code. Grazie alla connessione satellitare di Starlink (la grande rete di Elon Musk che sorvola i cieli), è stata quindi creata una piattaforma che monitora in tempo reale quante persone salgono e scendono dalle imbarcazioni per mettere piede nelle cale. E un’assistente Ai fornirà assistenza in tempo reale sia agli operatori e ai turisti stessi. A Cala Mariolu non potranno esserci più di 700 persone contemporaneamente, a Cala dei Gabbiani e Cala Biriala non più di 300, a Cala Sisine fino a 1.800 per volta, e a Cala Luna, che Baunei si divide con Dorgali, massimo 450 utenti.
«La sfida più grande è stata attribuire quote a operatori economici in maniera equa e trasparente, rispettando il loro lavoro. L’alternativa? Chiudere del tuttol all’accesso via mare, uno scenario catastrofico – spiega Gaspa –. Per le imbarcazioni ora ci sono nuovi itinerari da rispettare». È l’unico modo per parlare di sostenibilità nella costa ogliastrina, negli ultimi anni sempre più presa d’assalto.
Le direttive della Regione per contingentare le spiagge, qui sono state accolte con un servizio apripista in Italia, si spera. L’azienda tech sassarese si occupa già della gestione delle prenotazioni per gli accessi all’Asinara, a Sa Stiddiosa, a Su Sirboni e nella vicina Cala Goloritzé. Questa volta il coefficiente di difficoltà aumenta, ma Gaspa assicura: «L’algoritmo è stato sottoposto a stress test e simulazioni estreme, è capace di adattarsi a imprevisti meteorologici e variazioni dei flussi». Sarà la bussola che motonavi e gommoni carichi di comitive dovranno seguire. Se una cala è già piena, vireranno verso quella successiva. Tassativamente. Niente più affollamenti. E, si spera, niente diverbi. Questo è l’obiettivo del modello Baunei.
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