Tfr statali in pochi mesi, ma si pagheranno più tasse: i dettagli
In arrivo con la manovra di fine anno la norma che velocizzerà la liquidazione dei dipendenti pubblici
Dipendenti pubblici, in caso di pensionamento per limiti di età o di servizio: la manovra 2026 prevede l’anticipo di 3 mesi nel pagamento del Tfs/Tfr e delle altre indennità di fine servizio. Ma c’è un effetto collaterale: la perdita di 750 euro, ossia il beneficio della detassazione dell’1,5% per i trattamenti liquidati dopo almeno 12 mesi dalla cessazione del servizio entro il limite di 50mila euro. A partire dal 2027, attraverso una nuova linea di credito attivata da Cassa Depositi e Prestiti, l'Inps potrà dunque anticipare fino a 50mila euro delle somme dovute entro tre mesi dal pensionamento. Nella nuova legge di Bilancio il Governo ha deciso di destinare un pacchetto economico da circa 550 milioni di euro.
- La detassazione
Va dall’1,5% al 7,5% in base ai tempi di differimento della liquidazione. Con l’articolo 44 del Ddl di Bilancio la prima rata del Tfs/Tfr viene corrisposta dopo nove mesi (e non 12). In questo modo si impedirebbe ai lavoratori coinvolti di maturare il diritto alla detassazione del 1,5% introdotta dall’articolo 24 del decreto-legge n. 4/2019 per i pagamenti effettuati oltre il dodicesimo mese.
La detassazione serviva a compensare parzialmente il danno economico derivante dai lunghi tempi di differimento della liquidazione.
- Legge di Bilancio
L’intervento del Governo è stato una risposta al pronunciamento della Corte Costituzionale: con la sentenza n. 130/2023 aveva ammonito il legislatore ad intervenire sulla disciplina del TFS/TFR dei dipendenti pubblici per rimuovere una disparità considerata irragionevole e potenzialmente lesiva dei principi costituzionali di uguaglianza, proporzionalità della retribuzione e tutela invecchiamento.
- Pubblico impiego
Per i pensionamenti di vecchiaia dal 2027 i tempi di liquidazione del Tfs/Tfr saranno ridotti di tre mesi. Si passerà dagli attuali 12 mesi e 90 giorni a 9 mesi e 90 giorni. Ma la riduzione non varrà per i pensionamenti anticipati.
- La decorrenza dei termini
Scatterà dal raggiungimento dell’età pensionabile ordinaria (67 anni e 3 mesi), anche nel caso in cui il lavoratore pubblico avesse accesso al pensionamento a 67 anni per aver svolto, ad esempio, lavoro gravoso/usurante. Una misura che promette semplificazione ma continua a rinviare i tempi reali di pagamento.
