Assalti alle banche, armi e rapporti con la ‘ndrangheta: chi sono gli arrestati nella maxi operazione antidroga – I CURRICULUM CRIMINALI
In manette anche Raffaele Nonne: condannato a 17 anni per la rapina sanguinosa a Pula
L’indagine condotta all’alba di oggi, lunedì 15 dicembre, dal Reparto territoriale dei carabinieri di Olbia e coordinata dalla Dda di Cagliari ha smantellato due organizzazioni criminali articolate, riportando in carcere soggetti già noti alle forze dell’ordine per reati legati al traffico di droga, armi, rapine e rapporti con la ‘ndrangheta. Tra i 23 indagati ci sono personaggi ben conosciuti dalla polizia giudiziaria.
Luciano Corraine (1988), originario di Galtellì, risulta coinvolto in diversi gravi fatti di cronaca giudiziaria. Nel 2010 è stato arrestato per la rapina a mano armata alla filiale Monte dei Paschi di Siena di Olbia, compiuta con due complici e con un bottino di circa 20 mila euro. Successivamente è stato arrestato anche per traffico di droga: nel marzo 2021 la Guardia di finanza ha sequestrato oltre 10 chili di cocaina e arrestato Corraine insieme ad altri due soggetti. Inoltre è stato rinviato a giudizio per la rapina al Banco di Sardegna di Dolianova del 2012, fruttata 190 mila euro, e risulta già noto alle forze dell’ordine anche per false attestazioni sulla propria identità.
Raffaele Nonne (1977), originario di Fonni ma residente a Decimoputzu, detto “Fesseria”, è una delle figure apicali della criminalità sarda con legami accertati con ambienti della ’ndrangheta calabrese. Condannato in via definitiva a 17 anni e 4 mesi per la sanguinosa rapina all’ufficio postale di Pula del 2007, negli anni successivi è emerso come abituale acquirente di ingenti partite di cocaina provenienti da San Luca. Secondo gli inquirenti ha gestito incontri, consegne e pagamenti per centinaia di migliaia di euro, fungendo da punto di raccordo tra narcos sardi e cosche calabresi. Nel 2021 è sfuggito inizialmente all’arresto nell’operazione “Marghine”, che ha svelato il traffico di droga e i rapporti tra i narcos sardi e la ‘ndrangheta.
Salvatore Sotgiu (1973), di Orosei, risulta anche lui già coinvolto in due distinte vicende giudiziarie. Nel marzo 2021 è stato arrestato dal Gico della Guardia di Finanza di Cagliari per traffico di droga, proprio con Luciano Corraine. In precedenza, nel 2017, Sotgiu era finito a processo per tentata estorsione in concorso: secondo l’accusa avrebbe chiesto 3mila euro a due compaesani per evitare una denuncia, ma le presunte minacce sono state ridimensionate in aula dai testimoni.
Martino Contu (1970), allevatore di Bitti, presenta un curriculum criminale articolato e di rilievo. È stato arrestato più volte per reati gravi: nel 2010 per favoreggiamento aggravato nei confronti di un latitante coinvolto nel sequestro a scopo di estorsione dell’imprenditore campano Antonio Buglione. Successivamente è finito al centro dell’operazione antimafia “Green Economy”, individuato come promotore di un’associazione a delinquere dedita alla coltivazione e al traffico di marijuana su scala regionale, con sequestro di migliaia di piante e armi. Più recentemente è stato coinvolto nell’inchiesta sulla fuga dal carcere di Nuoro del boss garganico Marco Raduano, accusato di fare parte della rete di fiancheggiatori che hanno garantito supporto logistico e rifugio in Sardegna, al mafioso pugliese.
Antonio Pasquale Sanna (1987), di Orune, è stato coinvolto nell’inchiesta sulle estorsioni e sugli attentati che tra il 2010 colpirono degli imprenditori di San Teodoro. Secondo l’accusa avrebbe avuto un ruolo di supporto ai fatti. Arrestato insieme ad altri giovani del Nuorese, è stato però assolto con formula piena dal gup del Tribunale di Nuoro, che ha escluso il suo coinvolgimento diretto nei reati contestati.
Francesco Sanna (1986), di Bitti, è stato arrestato nell’ambito di un’indagine dei carabinieri su un traffico di armi clandestine emerso dopo un tentativo di rapina a una tabaccheria del paese. Nei suoi confronti il Gip di Nuoro ha disposto la custodia cautelare in carcere per detenzione, modifica e cessione illegale di armi. L’inchiesta ha portato al sequestro di fucili, pistole modificate, circa mille munizioni, polvere nera e miccia detonante, rivelando un sistema di compravendita di armi a basso costo destinato alla criminalità locale.
Nicola Pittalis, (1978) allevatore di Ottana, è stato arrestato nel 2021 per traffico di sostanze stupefacenti. Nel novembre precedente era stato trovato in possesso di circa 30 chilogrammi di marijuana, suddivisi in 29 involucri, con un principio attivo del 14,97%, pari a circa 178.600 dosi singole. L’accusa principale era detenzione ai fini di spaccio in ingenti quantità.
Luciano Vacca (1973), originario di Furtei, è stato arrestato nel 2021 nell’ambito della gigantesca operazione “Platinum-Dia” contro la ‘ndrangheta calabrese. In Sardegna era considerato il luogotenente locale della famiglia Giorgi di San Luca, coordinando un sodalizio attivo nel traffico e nello spaccio di cocaina nel Cagliaritano. L’indagine ha ricostruito la rete di distribuzione della droga dei Giorgi tra Piemonte, Lombardia, Sicilia e Sardegna, con Vacca al centro delle operazioni nell’Isola.
Giovanni Portas (1981), di Cagliari ma residente a Quartu, nel 2021 era già finito in manette. Secondo gli inquirenti era uno dei tre vertici dell’organizzazione “Family and Friends” che tra il 2018 e il 2021 importava hashish dalla Spagna e cocaina dall’Albania, gestendo lo spaccio a Cagliari e Quartu. Con base in un’abitazione fortificata a Pitz’e Serra, coordinava la rete familiare e i collaboratori per la consegna della droga, movimentando circa 90 kg di hashish al mese. Arrestato nel 2023, il suo giro d’affari è stimato in 19 milioni di euro. Nell’operazione i carabinieri hanno sequestrato droga, un fucile, munizioni e 140.000 euro in contanti.
Cristina Carrusci, (1992), di Cagliari, è finita tra gli indagati dell’operazione “Termine” condotta dalla Dda di Cagliari a ottobre scorso, che ha smantellato due gruppi criminali dediti al narcotraffico nell’Isola. L’inchiesta ha coinvolto 76 persone, con 50 in carcere, 9 ai domiciliari e altri sottoposti a obblighi o divieti di dimora. Nel 2020 era stata arrestata dalla Polizia sempre per droga con il compagno Fabrizio Puddu.
Fabrizio Puddu, (1989), di Cagliari, è stato arrestato appunto arrestato nel 2020 della Squadra Mobile nell’ambito di un’indagine antidroga insieme alla compagna Cristina Carrusci. Nell’abitazione di via Baronia sono stati sequestrati circa 200 grammi di cocaina, 420 grammi di sostanza da taglio e frammenti di droga nascosti tra materasso, cassetti e borsello. Puddu, già ai domiciliari per reati in materia di stupefacenti, era stato portato in carcere a Uta.
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