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Sassari

Brindisi senza auto

Aperitivo nell’isola pedonale, Giuseppe Mascia: «Prove di felicità»

di Giovanni Bua
Aperitivo nell’isola pedonale, Giuseppe Mascia: «Prove di felicità»

Gli esercenti: «Idea da ripetere arrivata con l’aiuto di tutti»

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Sassari Vedere centinaia di persone che per tutta la giornata della vigilia sciamano nelle vie della città ottocentesca tra brindisi, abbracci e auguri è ormai solida tradizione. Evitare si assistere ai loro slalom tra gli automobilisti che si affannano per i regali last minute sarà invece una gradita novità.

L’isola pedonale nel giorno dell’aperitivo diffuso del 24 è il classico seme che può germogliare, anche perché è stato innaffiato con una serie di buone pratiche che hanno finito per mettere tutti d’accordo. A iniziare dagli esercenti che plaudono l’iniziativa ma soprattutto la preventiva condivisione. Proseguendo con i residenti, che apprezzano la discesa in campo decisa della Saba che per un giorno gli apre gratuitamente i suoi posteggi.

«L’aperitivo diffuso per le vie del centro è una tradizione ormai consolidata – sottolinea il sindaco Giuseppe Mascia – ma non per questo ha perso quel suo spirito spontaneo ed estemporaneo che lo caratterizza. Incarna quel modo di essere dissacrante, festaiolo e ridanciano che è l’anima della nostra città, l’identità della nostra comunità, nel bene e nel male». «Aver previsto delle limitazioni al traffico – continua Mascia – è solo un modo per assicurare che tutto si svolga in sicurezza e che la gente possa muoversi liberamente all’insegna della serenità, della spensieratezza e dell’allegria. È stato il nostro modo di unirci al brindisi più lungo e affollato di tutta la Sardegna, ma forse anche di tutta Italia, sperando che lo spirito di questo momento possa accompagnarci e anche in futuro. L’iniziativa degli esercenti e dei commercianti della città, dal centro ai quartieri più periferici, dice tutto del grande spirito di una comunità, la nostra, che per un giorno sa lasciarsi alle spalle ogni pensiero e vivere un momento collettivo che, anche se non è codificato, ha una sua ritualità e un suo significato. D’altronde, anche in occasione dell’augurio che le sassaresi e i sassaresi si fanno nel giorno della festa più importante, la Faradda non manca il brindisi. E in quel brindisi “a zent’anni” ci identifichiamo ogni volta che c’è da fare festa».

«La cosa più apprezzabile – sottolinea il presidente regionale di Confcommercio Bastinino Casu – è il dialogo con le imprese che ha preceduto questa decisione. Da qui si parte per mettere in campo le azioni, necessariamente corali, che servono per arginare le desertificazioni dei piccoli centri e dei centri storici delle città». «Una cosa fatta bene – rimarca Alberto Fois, presidente di Confcommercio Nord Sardegna e titolare del Caffè Emiciclo –. Vivere a piedi un appuntamento come quello dell’aperitivo del 24 è un bel banco di prova, che sono sicuro darà grandi soddisfazioni e potrà essere replicato in altre occasioni e in altre parti della città. Soprattutto se continuerà il dialogo con la Saba, fondamentale in una città come Sassari dove il problema dei posteggi esiste ed è decisivo per commercianti e residenti».

«L’aperitivo della vigilia di Natale in un'area pedonale potrebbe essere una bellissima opportunità, purché diventi un momento di festa per tutti – sottolinea Gavino Maccioccu del Ccn Centro Cavour – Un’occasione per chi desidera passeggiare, fare acquisti e vivere il centro città in un'atmosfera serena e festosa. È fondamentale che, durante questi momenti, l’ambiente sia controllato dalle forze dell'ordine e dai gestori dei pubblici esercizi, per evitare esagerazioni e comportamenti inappropriati. L’esperimento dell’area pedonale nelle vie Carlo Alberto, Enrico Costa e Cavour si sarebbe potuto estendere anche più a lungo in queste giornate precedenti il Natale. E l’iniziativa che potrebbe essere riproposta anche nei sabati dell’anno, con uno slogan che inviti i cittadini a “vivere il centro”: “Sabato in centro”. Un’occasione per rendere il cuore della città ancora più attrattivo e vivibile, dando una spinta al rilancio socioeconomico della zona, favorendo la socialità e il commercio locale».

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