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Cronaca

Sassari, lo schianto in moto e poi la morte: dall’autopsia le risposte sull’incidente

di Davide Pinna
Sassari, lo schianto in moto e poi la morte: dall’autopsia le risposte sull’incidente

Mistero sulle cause che hanno fatto uscire fuori strada il meccanico 37enne che ha perso la vita in sella alla sua Kawasaki

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Sassari Sarà effettuata l’autopsia sul corpo di Antonello Olivieri, il 37enne che ha perso la vita, venerdì sera, in un incidente stradale sulla 127bis fra le borgate di Mandra di l’Ainu e Caniga, a pochi chilometri da Sassari. Lo ha deciso il pubblico ministero di turno, Enrica Angioni, che probabilmente già lunedì affiderà l’incarico e fisserà la data dell’esame.

La perizia potrebbe aiutare a fare chiarezza sulle cause di uno schianto che al momento resta senza ragioni. Antonello Olivieri era solo, nella notte nerissima di Caniga e quindi non ci sono testimoni che possano aiutare a ricostruire l’accaduto. E un ruolo, nelle cause dell’incidente, potrebbe averlo avuto proprio il buio pesto di quel tratto di strada, nonostante i lampioni presenti: tutti spenti. Ciò che si sa è che, mentre procedeva in direzione Caniga e affrontava una semi-curva sulla sua sinistra, il 37enne ha perso il controllo della sua Kawasaki e si è schiantato con violenza sul muretto a secco di una proprietà privata che costeggia la strada.

Olivieri ha tentato di evitare l’impatto, lo testimonia la lunga frenata rimasta impressa sull’asfalto. Una striscia di gomma lunga circa 40 metri, misurata e refertata ieri mattina dagli agenti della polizia locale. Una delle ipotesi in campo è che Olivieri, esperto motociclista, abbia scartato per evitare un animale selvatico: su quella strada, in mezzo alle colline che degradano verso la Nurra meridionale, non è per niente raro incontrare cinghiali e volpi. Smentirla o confermarla, però, sarà quasi impossibile per gli investigatori.

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