L’Aids fa ancora paura: a Sassari l’impegno di Mondo X
A San Pietro le giornate di solidarietà dell’associazione di padre Salvatore Morittu
Sassari Energia e voglia di vivere, giusto velata da un filo di tristezza. Perché qualche giorno fa uno dei 10 ospiti della Casa famiglia se ne è andato. Sentendo il calore di casa. O meglio «l’odore di minestrone», come aveva promesso Padre Salvatore Morittu quando 27 anni fa aprì nelle mura del convento francescano di Sant’Antonio Abate, la sola struttura nell’Isola attualmente rimasta ad offrire assistenza ai malati di Aids.
Le giornate Energia e voglia di vivere alimentate da sofferenze, errori, percorsi, rinascite, che diventano plastiche nei prodotti che affollano le bancarelle nel santuario di San Pietro in Silki, di nuovo perfetto ospite delle “Giornate della solidarietà”, l’iniziativa di Mondo X finalizzata all’autofinanziamento per tutte le attività dell’associazione, che oltre alla “casa” gestisce la comunità di S’Aspru per le persone con gravi problemi di disagio e dipendenze.
Bancarelle E così, mentre il vulcanico Tullio Torru, guida dei volontari, si cruccia che il meraviglioso formaggio di S’Aspru sia già quasi finito, come quasi tutto il frutto degli 11 maiali allevati da Antonello e i suoi ragazzi, e Massimiliano sistema sui tavoli i piccoli gioielli fatti con suo gruppo di falegnami messo su nella comunità di recupero, tra le bancarelle capita di vedere tanti che grazie al duro percorso della comunità agricolo-pastorale di Siligo hanno ripreso in mano la loro vita bruciata magari dal gioco di azzardo o dalle droghe, e che spesso nei 94 ettari delle comunità sono tornati a lavorare come operatori socio sanitari o “maestri” di lavoro.
Cocci Cocci di vita che si rimettono insieme, che sono il vero valore “in vendita” nelle affollate bancarelle, il vero prodotto: la speranza. La battaglia «La battaglia contro le dipendenze, sempre nuove, il disagio, la malattia, l’Hiv, non è conclusa. Anzi – ha detto padre Morittu, presente insieme a padre Stefano Gennari –. Dobbiamo tornare in trincea, a parlare con i ragazzi, che sempre più giovani e inconsapevoli di tutto questo sono bersaglio. Dopo 11 anni la presidenza del consiglio dei ministri ha finalmente deciso di fare la conferenza nazionale sulla tossicodipendenza. Spero che sia l’occasione per rimettere mano ai tanti problemi di una legge che ci tiene lontani dai Serd, che ci ha fatto scegliere di rinunciare ai soldi pubblici, perché la nostra idea, il nostro modello di assistenza non è compreso, codificato. E invece dobbiamo camminare uniti, perché c’è tanto lavoro da fare».
L’Aids Poi un pensiero alla giornata mondiale contro l’Aids in programma lunedì: «L’Aids non è sconfitta. E, nonostante la scienza vada avanti, nella conoscenza della malattia tra i giovani, nella percezione che le persone ne hanno, si stanno facendo addirittura dei passi indietro. Per la prima volta da tanto tempo la curva dei contagi sta risalendo. Ma nonostante questo si tende a non preoccuparsene nella convinzione che il problema riguardi solamente alcune categorie di persone – tossicodipendenti, omosessuali, prostitute – mentre è necessario far cadere stereotipi e pregiudizi diffusi e radicati, che portano a ignorare il problema o a ingigantirlo. Serve pensare, parlare, agire. Soprattutto tra i più giovani, che vivono una sessualità sempre più precoce e sempre meno informata e consapevole».
Condivisione E così acquistare qualcosa in questi giorni è qualcosa di più di un gesto di solidarietà: «È condividere gli scopi di Mondo X Sardegna – sottolinea Rita Salaris, storica volontaria dell’associazione – allacciare nuovi fili di dialogo, aprire nuovi spiragli di riflessione. Noi non ci fermiamo, anzi. L’anno scorso, dopo tanto, nella casa famiglia è arrivata una donna, piena di sofferenza e di energia. E anche le suore francescane Angeline, suor Silvana, Danila e Graziella. Meravigliose, instancabili, materne. E S’Aspru è pieno di ragazzi che lì dentro ricostruiscono la loro vita. I problemi sono tanti e tante le cose da fare. Ma giornate come queste alimentano il fuoco della solidarietà, che finché ci sarà bisogno non smetterà mai di ardere». (foto Ivan Nuvoli)
