La Nuova Sardegna

Dicembre bussa alle porte della Sardegna e come ogni Natale, lei apre le braccia al turismo invernale che si estende su piccoli e grandi borghi incantati tra neve e tradizioni. Al contrario della visione stereotipata della Sardegna dove le uniche qualità dell’isola sono mare e sole, permette di gustare le stagioni nella loro diversità; l’ultimo mese dell’anno assume un’importanza particolare: dal nord al sud della Sardegna gli eventi e i mercatini si occupano di curare l’aspetto natalizio talvolta insolito per i turisti. Le città più grandi come Sassari, Nuoro, Alghero, Olbia e Cagliari, offrono “full immersion” alla scoperta di gastronomia e pasticceria sarda, artigianato e particolarità appartenenti al settore manifatturiero del territorio.

Altri luoghi incantati come Bitti, Mamoiada, Orgosolo, Oliena permettono di scendere ancora più in profondità nella vera anima sarda; le cittadine aprono i loro cuori al turismo invernale, raccontando le antiche storie delle civiltà tramandate di generazione in generazione tramite tradizioni rurali, esposizioni di piatti tipici, eventi con balli e costumi tipici, cori ed il famoso “cantu a tenore”. Nel frattempo, le cime dei monti iniziano a coprirsi di bianco, incorniciando i paesaggi con immense distese di soffice neve che si scioglie all’alba dei primi raggi di sole quando i comignoli iniziano a fumare; l’atmosfera unisce le persone più che mai, rafforzando il senso di appartenenza ad un territorio. Le strade si riempiono di luci e colori, i centri abitati si illuminano e le piazze si riempiono di decorazioni, sconfiggendo la solitudine ed il buio con il calore e la gioia. Ed è così che ogni anno, l’otto Dicembre, la Sardegna si trasforma in una isola del Natale, innescando la scintilla magica che vive nel cuore dei cittadini, aumentando il senso di comunità

*Giulia studia al liceo Pira di Siniscola