Omicidio Francesca Deidda, il marito reo confesso: «Non mi rendo conto di cosa ho fatto»
Igor Sollai è crollato dopo quattro ore di interrogatorio e ha spiegato come e quando ha ucciso la moglie a martellate
Cagliari «Non riesco a rendermi conto di quello che ho fatto, non è possibile che lo abbia fatto»: ha confessato al pubblico ministero Marco Cocco, dopo sei mesi di negazioni assolute, di aver ucciso la moglie Francesca Deidda. Così Igor Sollai, il 43enne di Assemini residente a San Sperate e dal luglio scorso in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere, si è arreso davanti alle prove schiaccianti di colpevolezza messe assieme dagli inquirenti, e in quattro ore di interrogatorio in carcere a Uta, ha raccontato al pm, alla presenza dei propri avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, come ha ucciso la moglie.
Ma non avrebbe detto perché lo ha fatto. La prossima settimana sarà nuovamente interrogato. Ieri, 21 novembre, Sollai, da quanto si apprende, ha fornito la sua versione su come e quando ha ucciso la moglie a colpi di martello in testa. Poi avrebbe parlato dell’occultamento del cadavere nella vegetazione lungo la statale 125, in località San Priamo, vicino al ponte romano sul rio Picocca. Avrebbe anche raccontato che cosa ha fatto dopo l’omicidio. (l.on)