Uccise la madre dopo una lite: l’uomo 45enne ritenuto incapace di intendere e di volere
L’imputato, sottoposto a libertà vigilata provvisoria: «Lei mi ha aggredito e mi sono difeso»
Cagliari L’imputato è incapace di intendere e di volere, in sede processuale si deve prendere atto della perizia medico specialistica. Si è aperto questa mattina 5 febbraio oggi davanti alla Corte d'assise di Cagliari il processo che vede imputato Simone Uras, di 45 anni, di San Gavino, che il 24 febbraio 2024 uccise la madre, l’anziana Maria Atzeni nell'abitazione di famiglia in via Tiziano a San Gavino.
L'uomo è attualmente sottoposto alla libertà vigilata provvisoria e vive in una comunità terapeutica residenziale. In udienza, il pubblico ministero Nicoletta Mari e l'avvocato difensore di Uras, Andrea Nanni, si sono accordati per l'acquisizione degli atti d'indagine in luogo dell'istruttoria dibattimentale e la Corte ha rinviato l'udienza al 19 marzo per l'audizione di Irene Mascia, perita specialista in psichiatria e psicoterapia.
«In sede di perizia, svoltasi nel corso delle indagini – sostiene l’avvocato Nanni -, la dottoressa Mascia ha rilevato la totale incapacità di intendere e di volere dell'imputato, dovuta a patologia psichiatrica dello spettro schizofrenico. L'audizione della perita fornirà anche un aggiornamento sulla pericolosità sociale dell'imputato». Il giorno del delitto, madre e figlio avevano avuto una discussione, una delle tante che i vicini sentivano ripetutamente. Il 45enne aveva problemi psichici e di tossicodipendenza ed era seguito dal centro di Salute mentale di Sanluri. I carabinieri erano intervenuti più volte in passato per le liti tra i due, l'ultima appena una settimana prima dell’omicidio, quando il figlio aveva chiuso fuori casa la madre. L’ennesimo litigio, il 24 febbraio, ebbe un tragico epilogo con l’uccisione della donna.
«Mamma mi ha aggredito e mi sono difeso», si era giustificato il figlio presunto omicida con una cugina prima di allontanarsi dall'abitazione dopo il delitto. La donna aveva subito avvertito il fratello di Simone, che si era subito recato nella casa e aveva trovato la madre a terra, facendo scattare i soccorsi. Purtroppo per Maria Atzeni non c'era più niente da fare. (l.on)