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Dall’America a Ollolai: la storia di Natalie, nuova nomade digitale

di Michela Columbu
Dall’America a Ollolai: la storia di Natalie, nuova nomade digitale

La 26enne americana fa parte del progetto Work from Ollolai

16 settembre 2024
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Ollolai Nomadi digitali al lavoro dal centro della Sardegna. Natalie Cumming, 26enne americana, è una di loro. In questi giorni sta programmando la campagna di marketing di un importante sito d'arte. Un settembre alternativo lontano dall’ufficio di Londra il suo, un occhio al pc e uno al panorama barbaricino che dalla finestra della casa dove vive è quasi a 360 gradi. Aria fresca a mille metri, assenza di traffico e massima concentrazione. Ha parlato di sé giovedì scorso ai giovani presenti all’incontro organizzato per far conoscere il suo lavoro.

Incontro organizzato dal Comune di Ollolai, con in prima linea il sindaco Francesco Columbu che da circa un anno ha lanciato il progetto Work from Ollolai. Il paese delle case a un euro (l’ultima casa è stata venduta questa estate a una giovane coppia che intende ristrutturarla), è diventato il luogo ambito (sempre a un euro) da oltre 18mila candidati al progetto per nomadi digitali. Tante sono le richieste pervenute finora alla casella di posta elettronica predisposta dai coordinatori. Un risultato inatteso, dovuto al tam tam mediatico che pure la giovane esperta pubblicitaria americana ha definito efficace «dal momento che anche io sono stata attratta da un articolo su un’importante rivista americana che parlava di Ollolai e di nomadi digitali, e per questo ho inviato la mia candidatura» ha commentato.

Affiancata da Luca Columbu, nomade digitale ollolaese che si divide tra l’America e la Barbagia che ha sviluppato il progetto, e da Maria Laura Ghisu che per la cooperativa di comunità di Ollolai questo progetto lo sta coordinando, ha spiegato come è diventata una professionista della pubblicità. È una marketing manager con alle spalle un curriculum che l’ha portata a seguire importanti campagne promozionali per Estée Lauder, e che ora studia e profila il target, e sviluppa strategie di comunicazione da lanciare nelle piattaforme social per una campagna pubblicitaria all’insegna dell’arte.

«Il mio lavoro mi permette di entrare in ambiti che possono essere molto diversi tra loro – ha spiegato la professionista – se pensiamo che dal make-up sono passata all’arte». Il suo percorso di studi, come quello di tutti gli americani, le ha permesso di entrare subito nel mondo del lavoro e di studiare contemporaneamente, specializzandosi in una delle più grandi case di cosmetica a livello mondiale. «A precedere Natalie nel mese di agosto sono stati una coppia di esperti immobiliari californiani, venuti assieme alle figlie per lavorare da qua – spiega Luca Columbu – e altri ancora li hanno preceduti. Si tratta di uno scambio che permette di far arrivare a Ollolai professionisti da tutto il mondo che possono lasciare tanto in termini di conoscenza, opportunità e allo stesso tempo permette loro di assaporare il gusto di stare in un posto unico per ambiente e qualità della vita».

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