Doppio intervento al cuore senza apertura del torace
Successo cardiochirurgico all’ospedale San Francesco di Nuoro, a eseguirlo l’équipe guidata dal dottor Enrico Mura
Nuoro Nel cuore della sala di Emodinamica dell’ospedale San Francesco di Nuoro è stata scritta una pagina importante della cardiologia interventistica sarda. Per la prima volta in Sardegna, infatti, è stato eseguito un intervento combinato, totalmente per via percutanea e senza apertura del torace, su due valvole cardiache in un unico tempo procedurale: una valvuloplastica aortica associata al doppio impianto di clip sulla valvola mitrale. Sulla gestione combinata di questo tipo di procedura, esiste peraltro un’esperienza estremamente limitata anche considerando l’intero panorama nazionale.
Il protagonista della storia clinica è un uomo di 83 anni, da tempo affetto da scompenso cardiaco avanzato e bersaglio di ripetuti ricoveri negli ultimi anni a causa del marcato deterioramento della qualità e della quantità della vita. Le sue condizioni generali e l’elevato rischio operatorio, ritenuto proibitivo per un intervento cardiochirurgico tradizionale, hanno indirizzato l’Heart team verso una strategia innovativa e mini-invasiva, capace di offrire un beneficio terapeutico senza i rischi connessi all’apertura del torace. La procedura ha presentato un elevato livello di complessità tecnica: da un lato una severa stenosi aortica, dall’altro un’importante insufficienza mitralica con flail e severo deficit di coaptazione, tale da rendere l’insufficienza della valvola torrenziale. Due lesioni gravi, entrambe determinanti nello scompenso cardiaco del paziente. Con approccio percutaneo è stata quindi eseguita una dilatazione della valvola aortica e nella stessa seduta, l’impianto di due clip sulla mitrale per ridurre in modo significativo il rigurgito valvolare, risultante a fine procedura meno che lieve. L’esito è stato straordinariamente positivo: il paziente, stabile e asintomatico, è stato dimesso a sole 48 ore dalla procedura, senza alcuna complicanza e con un sensibile miglioramento della performance clinica.
A guidare l’equipe la direzione della Cardiologia interventistica dell’ospedale San Francesco, affidata al dottor Enrico Mura. «Si tratta di un intervento di grande valore clinico e simbolico per la nostra realtà sanitaria – commenta lo specialista –. Dimostra come, anche in Sardegna centrale, sia possibile offrire cure ad alta specializzazione ai pazienti più fragili e garantendo un trattamento moderno, efficace e sicuro». Accanto al dottor Mura, hanno preso parte alla procedura i cardiologi interventisti dottor Alessandro Murgia, dottoressa Martina Mandas, dottor Giacomo Fanti e dottor Enrico Azzori. Gli anestesisti, poi, il dottor Gualtiero Canu.
«Fondamentale il lavoro del personale infermieristico al tavolo operatorio, figure cardine nella gestione tecnica e assistenziale del caso e la collaborazione con gli ingegneri Abbot, con particolare ringraziamento al dottor Andrea Gazaneo» va avanti Mura. Forte di un risultato che conferma la crescita costante della Cardiologia interventistica nuorese, sempre più punto di riferimento regionale per il trattamento avanzato della patologia strutturale cardiaca. «Una dimostrazione che innovazione, competenza e lavoro di squadra possono davvero cambiare la storia clinica e la vita dei pazienti» chiude il dottor Enrico Mura. Un intervento storico, dunque, che racconta non solo un successo medico, ma anche un messaggio preciso: a Nuoro si fa alta cardiologia e lo si fa per il futuro dei pazienti sardi.
