La Nuova Sardegna

Arzachena La Procura di Tempio ha disposto la perizia sul furgone di Mario Masala, il 40enne originario di Sassari, accusato di aver investito e ucciso volontariamente il suo vicino di casa, Tonino Pirastru, a Liscia di Vacca. La pm Milena Aucone, titolare dell’inchiesta, conferirà l’incarico al perito il 5 agosto.  L’ingegnere Marco Pes dovrà anche ricostruire la dinamica dell’incidente. Il 30 luglio sarà invece conferito l’incarico al  perito informatico Mauro Sanna che dovrà estrarre tutti i dati dalla memoria del telefono dell’indagato.  Dal contenuto del cellulare potrebbero emergere elementi importanti per fare chiarezza su quanto accaduto. Accertare, ad esempio, se Masala avesse parlato con qualcuno al telefono, poco prima del fatto.

L’incidente era avvenuto il 3 luglio scorso, in viale Giovanni Maria Orecchioni. Il pensionato lavorava sul ciglio della strada, poco distante dalla sua abitazione. Sull’altro lato transitava il furgone. Che ha improvvisamente invaso la corsia opposta, travolgendo il 76enne. Morto sul colpo, come accertato dall’autopsia. Masala, difeso dagli avvocati Giancarlo Frongia e Domenica Gala, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’indagato respinge le accuse. La polizia stradale – che ha eseguito i rilievi e le indagini – ha sospettato fin da subito che non si trattasse di una disgrazia, ma di un gesto volontario. A non convincere gli agenti e il pubblico ministero, una serie di circostanze e soprattutto il fatto che tra i due vicini di casa i rapporti fossero burrascosi, con denunce reciproche, e, pare, un litigio avvenuto poche ore prima. I fratelli della vittima sono assistiti dagli avvocati Ezia Orecchioni ed Elias Vacca. (t.s.)