La Nuova Sardegna

Olbia

L’inchiesta

Bancarotta fraudolenta a Olbia: ecco chi è il commercialista indagato

Bancarotta fraudolenta a Olbia: ecco chi è il commercialista indagato

Sequestrati immobili per due milioni di euro alle due società amministrate dal professionista

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Olbia Una società di ricambi auto e un commercialista di Olbia sono finiti al centro di un’inchiesta condotta dai finanzieri del Gruppo di Olbia, con l’ausilio dei colleghi della compagnia di Tempio, per bancarotta fraudolenta per distrazione. L’indagine, coordinata dalla Procura di Tempio, e tuttora in corso,  riguarda il fallimento della Lamierauto snc di Olbia, un’attività molto nota in città che operava nel settore dei ricambi auto. La società è stata dichiarata fallita dal tribunale di Tempio nell’ottobre 2022. I finanzieri, guidati dal capitano Carlo Lazzari, hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di immobili del valore di due milioni di euro, disposto dal gip del tribunale di Tempio su richiesta della Procura di Tempio, nei confronti di due società amministrate da un commercialista olbiese, Massimo Curreli (in passato è stato anche dirigente dell’Olbia calcio), il quale è stato colpito anche dalle misure cautelari personali del divieto  di ricoprire incarichi direttivi in società e di esercitare la professione di commercialista.

Curreli è accusato di aver partecipato in concorso con la società fallita, alla bancarotta fraudolenta per distrazione. Secondo gli accertamenti svolti dalla guardia di finanza, uno dei soci della Lamierauto avrebbe venduto a un prezzo di molto inferiore a quello di mercato un immobile alle due società amministrate da Massimo Curreli quando la società si trovava in grosse difficoltà economiche, togliendolo, di fatto, al fallimento, e quindi, ai creditori.  La vendita dell’immobile era, peraltro, simulata in quanto i beni erano rimasti nella disponibilità del socio fallito, il quale non aveva percepito alcuna somma. 

I provvedimenti sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori sinora raccolti dalle Fiamme gialle olbiesi, coordinate dal sostituto procuratore Mauro Lavra componente del gruppo specializzato “Economia” della Procura di Tempio Pausania, guidata dal procuratore Gregorio Capasso. «L’ inchiesta – spiegano dalla guardia di finanza – è  finalizzata alla restituzione di quanto dovuto ai creditori delle società, rimasti senza garanzie patrimoniali a causa della condotta fraudolenta dell’amministratore». (t.s.) 

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