Radici sarde tra storia e mito: da Marco Rubio a Cristoforo Colombo
Dalle origini isolane del futuro Segretario di Stato americano, a quelle di Dante Alighieri e del navigatore che scoprì l’America: un viaggio tra storie reali, leggende affascinanti e curiosità legate alla Sardegna
Sassari Questa volta ci sono pochi dubbi, anche perché è stato Marco Rubio, futuro Segretario di Stato americano (l’equivalente nel nostro ministro degli Esteri, ndr), a raccontare le sue origini sarde alla premier Giorgia Meloni, pure lei legata all’isola per via dai natali cagliaritani del padre.
L’esternazione di Marco Rubio, che ha detto di avere antenati sardi legati chissà come alle sue origini cubane, ha riacceso una delle pratiche più comuni nell’isola: la caccia alla sardità dei vari “famosi”. Un gioco che, a volte, si basa su radici concrete ma altre volte è solo il frutto di fantasie, anche se ben orchestrate e affascinanti e, in alcuni casi, perfino credibili.
Gli oriundi Nell’elenco ci sono alcuni nomi pesanti, su cui non esistono dubbi. Uno dei padri della Rivoluzione Francese, l’amico del popolo Jean-Paul Marat che insieme a Danton, Desmoulins e Roberspierre, fu uno degli ideologi di spicco della rivoluzione. Il padre di Jean Paul, Juan Salvador Mara, era un ex-frate sardo dell’Ordine di Santa Maria della Mercede, che nacque a Cagliari nel 1705. Juan Salvador, dopo la conversione al calvinismo, si rifugiò a Ginevra, dove cambiò il nome in Jean-Baptiste, e poi a Boudry, dove qualche anno dopo nacque Jean Paul.
Tra i più celebri “oriundi” sardi c’è il poeta Goffredo Mameli, autore del testo di “Fratelli d’Italia” nato a Genova da padre cagliaritano. In questo caso, il cognome era un chiaro indizio della provenienza. Molto meno evidenti le origini di Mohamed Beji Caid Essebsi, quinto presidente della Tunisia, in carica dal 1 dicembre 2014 fino al 25 luglio del 2019, che poi è anche la data di morte. Il nonno di Essebsi venne rapito dall’isola durante un’incursione dei corsari tunisini nei primi anni del XIX secolo. Un altro oriundo illustre potrebbe essere l’astronauta americano Walter Schirra, famoso per essere stato l’unico a partecipare ai tre programmi spaziali Usa, Mercury, Gemini e Apollo, che dovrebbe avere antenati di Ghilarza. Poi, ci sono gli sportivi che, oltre al francese Eric Cantona, che ha confermato più volte le sue origini da parte dei bisnonni, uno di Ozieri e l’altra di Torralba, ce ne sono altri molto meno famosi, se non sconosciuti, in Italia. Delio Onnis è uno di loro, perché il calciatore argentino è l’irraggiungibile capocannoniere della Ligue 1 francese con 299 reti e, sebbene arrivasse dall’Argentina, il padre era nato a Nurallao. Un altro fenomeno dello sport era il pugile Nicolino Locche, anche lui argentino ma con i genitori di Villasor, era “El Entocable” per la sua incredibile capacità di schivare i colpi che, oltre a farlo diventare una leggenda dello sport in Argentina, gli permise di conquistare il titolo mondiale dei pesi Welter.
Le leggende La più simpatica, e ben orchestrata, è quella che racconta di come Juan Peron, generale e due volte presidente argentino che secondo alcuni sarebbe in realtà Giovanni Piras, contadino squattrinato di Mamoiada, emigrato nel 1909 dalla Sardegna in Argentina che, dopo la carriera militare, divenne il leader del movimento dei Descamisados. Ancora più avventurosa è la storia che colloca la nascita di Cristoforo Colombo nel castello di Sanluri, allegando anche particolari dell’infanzia del navigatore, vissuta tra Castelsardo, Tortolì e Oristano. Oltre a Colombo, un altro gigante dalla storia italiana sarebbe nato in Sardegna: Dante Alighieri. Tutto sarebbe legato a una fuga del padre di Dante, Alighiero, per sfuggire a una rappresaglia ghibellina che lo condusse proprio in Sardegna, nei pressi di Luogosanto, dove sarebbe nato il sommo poeta.
Abbandonando la Storia e volgendo lo sguardo alla settima arte, non poteva mancare il superdivo americano. In questo caso, il ruolo è interpretato da Sean Penn, che sarebbe il nipote del dentista Amerigo Giuseppe Annucci, di origini sarde.