La Nuova Sardegna

Olbia

Il consiglio comunale

Due nuove società in house gestiranno porto e servizi turistici a Palau


	Una foto del porto pubblicata sul sito del Comune 
Una foto del porto pubblicata sul sito del Comune 

Atto costitutivo e statuto approvati a maggioranza, l’opposizione contraria

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Palau Saranno due società in house di nuova costituzione a gestire il porto turistico e i servizi comunali a Palau. Il consiglio comunale ha approvato a maggioranza l’atto costitutivo e lo statuto che segnano l’inizio di una nuova e diversa stagione per la governance delle attività turistiche locali. Per il sindaco Francesco Manna è un passo avanti in termini di efficienza, sostenibilità economica e occupazione (50 posti di lavoro nelle due società), per l’opposizione ci sono perplessità per il giudizio favorevole “ma con riserva” espresso dal revisore contabile. Le due società sono la Palau porto srl e la Palau servizi turismo srl, entrambe con socio unico il Comune di Palau e con capitale sociale di 50 mila euro. La prima si occuperà della gestione del porto turistico, la seconda di una serie di servizi comunali, dalla riscossione dell’imposta di soggiorno alla gestione dei parcheggi, dal verde extraurbano agli eventi e spettacoli, dalla promozione turistica alla cura dei monumenti.

In consiglio comunale il sindaco Manna ha illustrato i contenuti della delibera che istituisce le due società e ne ha difeso a spada tratta la genesi politico amministrativa. In aula ha replicato l’opposizione che si è dichiarata «non pregiudizialmente contrari all'istituzione di società in house, qualora servissero e fossero create come prevede la legge, con criteri contabili che ne garantissero l'attività, la durata nel tempo e non gravassero sui futuri bilanci del Comune. In particolare, i consiglieri Mario Tamponi, Luca Fresu e Davide Pirredda hanno segnalato soprattutto «il parere favorevole, ma con riserva da parte del revisore contabile che evidenzia e rimarca forti dubbi circa le stime su costi e ricavi, “non supportati da dati storici e analisi approfondite”, per citare le parole esatte del revisore contabile». In pratica, il revisore nella sua relazione riferisce che “il fabbisogno finanziario futuro potrebbe richiedere ulteriori apporti di capitale da parte dell'ente, con potenziali impatti sui bilanci pubblici”.

Non solo, il revisore contabile aggiunge che “la sostenibilità economica e la convenienza rispetto a soluzioni alternative dovrebbero essere meglio argomentate”. «La riserva espressa dal revisore a nostro giudizio è una sorta di invito ad una maggiore riflessione e cautela verso l’ente su una scelta che potrebbe comportare potenziali problematiche e/o difficoltà nel bilancio comunale – hanno sostenuto i consiglieri comunali che hanno votato contro la delibera e ai quali si è aggiunto anche Fabrizio Calandruccio –. Per noi, infatti, le parole del revisore contabile prospettano uno scenario altamente rischioso a fronte di benefici che se anche ci fossero sarebbero minimi rispetto ai rischi. Chiediamo pertanto al sindaco e alla maggioranza di riconsiderare la decisione, di valutare bene i rischi dell'operazione, sia per i futuri bilanci comunali sia per le possibili conseguenze a cui potrebbero esporsi i consiglieri favorevoli alla costituzione delle società oggetto della votazione del consiglio comunale di fronte a possibili futuri danni erariali. Noi questa valutazione l'abbiamo fatta e consideriamo le argomentazioni del revisore contabile più che sufficienti per ritenere l'operazione inutile e priva di solidità».(m.b.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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