La Nuova Sardegna

 Luras Si è chiusa con un colpo a sorpresa l’attesa che si stava vivendo per conoscere il numero delle liste per il rinnovo del consiglio comunale. Un’attesa prima un po’ snervante, a causa delle polemiche sulla decadenza del consiglio comunale, e poi per le nervose manovre per la scelta dei candidati e la definizione delle alleanze per le liste. Si muovevano quattro aggregazioni ma alla fine sono arrivate al traguardo solo due. Ma c’è stata una grande sorpresa che si prende la ribalta. La lista dell’ex sindaco Mario Azzena, presentata per ultima nell’ufficio elettorale comunale, non è stata accettata perché non fornita della necessaria documentazione riguardo i singoli candidati. C’è da dire che ben altre speranze aveva Azzena, se gentilmente aveva comunicato i nomi di 10 candidati che accettavano la sua proposta di appoggiarlo nel candidarsi a sindaco nella sua lista di “Luras bene comune”. Ma alcune candidature, dopo una attenta verifica da parte degli impiegati, non erano rispettose delle norme di legge.

Chi era presente alle 12 in municipio riferisce di un Azzena trafelato nel cercare di porre rimedio a tanta superficialità. Ma chi rappresentava gli uffici comunali, si muoveva nel rispetto dei canoni di legge e così la porta dell’ufficio elettorale si è chiusa inesorabilmente a mezzogiorno fra la disperazione di chi non voleva arrendersi. A dire il vero pare che fossero imbarazzati anche gli avversari presenti alla scena e si riconosceva, con serenità e sincera condivisione, che un primo sconfitto in questa tensione elettorale c’è già. È l’ex sindaco che, con varie legislature alle spalle, non ha saputo curare nel modo giusto ciò che la legge richiedeva per presentare le candidature. Forse è stata colpa di quei pochi 25 giorni di tempo che si avevano per preparare le liste? Forse, questo poco tempo, è servito solo ad accentuare frizioni e divergenze. Tanto più che negli ultimi giorni un po’ meno polemici tutti erano scossi per le notizie sopraggiunte sulla salute di chi “avrebbe riportato la politica del paese al giusto posto”: l’architetto Marisa Careddu.

Due liste, dunque, ora sono rimaste in gara: la Lista “Luras 2.0” che presenta candidata a sindaco Giuseppina Tamponi, l’assessora defenestrata da Azzena, e la lista “Luras Innova” che presenta candidato a sindaco, novità assoluta per la politica lurese, l’architetto Leonardo Lutzoni che faceva riferimento al gruppo che si stava organizzando attorno alla Careddu. Con la Tamponi sono l’ex vicesindaco Gianni Cabras e l’ex assessora Vanna Loriga. Con Lutzoni, direttore dell’Amp Tavolara Punta Coda Cavallo, Alessandro Depperu con esperienze in passato da assessore. C’è da aggiungere che era presente una quarta lista “Luras il cambiamento” ,che aveva come candidato a sindaco Simona Cubeddu e come simbolo l’olivastro millenario di Santu Basltolu. Hanno poi deciso di ritirarsi sin da venerdì notte. In un comunicato dell’ex consigliere comunale Gianni Sanna, impegnato nella formazione dell’aggregazione, danno questa motivazione: «La lista ‘Luras il cambiamento’ non si presenterà anche se è completa, per solidarietà nei confronti dell’ex sindaco e amica Marisa Careddu. Il nostro gruppo avendo saputo che l’amica Marisa era al lavoro per presentare una lista ed essendo stata costretta a ritirarsi per i motivi che sappiamo, ci tiene a dire che lascia la competizione che appare piena di veleni e falsità e ringrazia quanti si sono prodigati per la composizione del gruppo». Infine una nota: le liste presentano una 10 e l’altra 11 candidati. Potevano raggiungere quota 12. Evidente che ci siano state difficoltà a fare l’en plein.

Ed ecco i nomi di tutti i candidati delle due liste. Luras 2.0: Giuseppina Tamponi, Gianni Cabras, Amedeo Cassitta, Anna Maria Corda, Gian Mario Fancellu, Matteo Cubeddu, Giovanna Loriga, Samuele Pittui, Mirko Satta, Paolo Satta e Antonello Tamponi. Lista “Luras Innova”: Leonardo Lutzoni, Paolo Careddu, Susanna Careddu, Sara Corongiu, Alessandro Depperu, Luca Depperu Sassu, Fabio Masala, Gianni Pinna, Marco Rinaldi, Flavia Sanna, Giuseppe Seu e Lorenza Spano (nota Lorena).