La Nuova Sardegna

Olbia

L’inchiesta

Omicidio di Cinzia Pinna, il giardiniere accusato da Ragnedda sarà interrogato in Procura


	Palau, i carabinieri del Ris nella tenuta di Conca Entosa
Palau, i carabinieri del Ris nella tenuta di Conca Entosa

L’uomo è indagato per favoreggiamento: il giovane era stato tirato in ballo dal reo confesso del delitto

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Palau Sarà sentito dai magistrati nel pomeriggio di domani 16 ottobre, in Procura a Tempio, Luca Franciosi, giardiniere 26enne, indagato per favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Cinzia Pinna, la 33enne di Castelsardo uccisa con tre colpi di pistola al viso da Emanuele Ragnedda, reo confesso. Franciosi, difeso dagli avvocati Maurizio e Nicoletta Mani e Antonello Desini, si è sempre proclamato estraneo ai fatti, e ha chiesto di essere interrogato per chiarire la sua posizione.

Il giovane era stato tirato in ballo da Ragnedda inizialmente, in una delle sue versioni, quando aveva detto agli investigatori di aver trascorso la notte insieme a Cinzia Pinna a Conca Entosa e di averla trovata morta al suo risveglio. In quel racconto, l’imprenditore di Arzachena diceva che Franciosi aveva caricato nella sua macchina il corpo di Cinzia e l’aveva gettato in mare. Poi, il 24 settembre scorso, la confessione dove lo scagionava. 

Secondo gli inquirenti – le indagini sono condotte dai carabinieri di Olbia e Palau e coordinate dal procuratore Gregorio Capasso e Noemi Mancini – Franciosi e l’altra indagata per favoreggiamento, Rosamaria Elvo, avrebbero aiutato Ragnedda nelle ore successive al delitto a pulire lo stazzo di Conca Entosa dal sangue di Cinzia e a far sparire il cellulare ed effetti personali della vittima.  Intanto le attività investigative proseguono e per la prossima settimana è previsto un nuovo sopralluogo a Conca Entosa a cui parteciperà anche il medico legale Salvatore Lorenzoni che ha eseguito l’autopsia sul corpo della vittima. L’attenzione è rivolta a ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio, e quindi, a stabilire la posizione di Emanuele Ragnedda e di Cinzia Pinna, nel momento in cui l’uomo le ha sparato, incrociandola con i dati balistici emersi nell’ultimo sopralluogo dei Ris. I dati della distanza e della traiettoria dei proiettili saranno confrontati con gli esiti dell’autopsia. Un accertamento fondamentale per capire la veridicità della confessione di Ragnedda che sembrerebbe non trovare riscontro con quanto sta emergendo dalle indagini. Erano entrambi in piedi, come sostiene l’imprenditore che ha detto di aver reagito a una sua aggressione, o Cinzia Pinna è stata uccisa mentre era distesa sul divano? (t.s.)

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