Costa Smeralda, sessant’anni di ospitalità raccontati dai protagonisti
Oltre 250 professionisti di oggi e di ieri si sono ritrovati a Porto Cervo. Il racconto commosso di chi servì la cena a Lady Diana e Dodi Al-Fayed
Porto Cervo Sessant’anni di stile, ospitalità e professionalità raccontati da chi quella storia l’ha vissuta, costruita e tramandata. Al Conference Center della Smeralda Holding, oltre 250 professionisti della ristorazione e dell’accoglienza si sono ritrovati per ripercorrere le tappe che hanno reso la Costa Smeralda un simbolo dell’eccellenza nel mondo. Un incontro che ha riunito i protagonisti di ieri e di oggi, per rendere omaggio alla Costa Smeralda dei grandi maestri, nata dal sogno del principe Karim Aga Khan e cresciuta grazie al talento di chi ne ha fatto un modello di ospitalità internazionale. Ad aprire la cerimonia è stato Nando Curreli, storico maître dei quattro gioielli del paradiso smeraldino e anima dell’iniziativa, accolto da lunghissimi applausi per il suo intervento. Il primo contributo è stato affidato al cavaliere al merito della Repubblica Agostino Demontis, grande Maestro della ristorazione italiana, socio Amira Sardegna e colonna portante degli ex alberghi Ciga, che ha incantato la platea con due aneddoti inediti: una cena con Zahara, figlia di Karim, che si alzò per ringraziarlo pubblicamente, e la storica ultima cena di Lady Diana e Dodi Al-Fayed al ristorante Il Pescatore di Porto Cervo, da lui personalmente serviti.
Tra gli interventi più significativi, quello di Katiuscia Marante, direttore amministrativo dell’Ipsar Costa Smeralda di Arzachena, che ha sottolineato l’importanza della formazione come chiave per diventare ambasciatori del turismo. Il professor Salvatore Obinu, docente storico dell’istituto, ha ricordato l’impegno e i sacrifici di chi ogni giorno lavora per formare giovani preparati e motivati. Gli studenti in divisa dell’Istituto Alberghiero di Arzachena, impegnati nei reparti di sala, bar, cucina e accoglienza, hanno portato un tocco di freschezza, simbolo dei professionisti di domani. Molto apprezzato anche l’intervento di Birgit Michaelis, responsabile della formazione aziendale nei quattro alberghi della Costa Smeralda, che ha ribadito quanto la crescita professionale continui a farea la differenza. A seguire, la testimonianza del general manager dell’hotel Pitrizza, Maurizio Immacolato, che ha raccontato l’evoluzione della Costa Smeralda, e quella di Mario Lutzoni, F&B e restaurant manager del Cala di Volpe.
Il maître Giulio Bonora, socio Amira e braccio destro dell’Artcg (Associazione Ricreativa Turistico Gallurese) presieduta da Curreli, ha sottolineato il valore del legame tra scuola e professione, coinvolgendo sul palco i giovani Luca Fozzi, Matteo Sachittela, Rosa Argiolas, Tiziano Fronteddu, Desiré Visciano e Michael Cossu.
Non sono mancate le rappresentanze delle principali associazioni di categoria: l’ Associazione Cuochi Gallura; l’Abi Professional, Associazione Barman Professionisti; e l’Amira Sardegna, con Nando Curreli e i maestri Dante Sanna di Bultei, Paolo Asproni di Ozieri, Pietrino Malu di Palau, Agostino Demontis di Segariu, Dino Sotgiu di Villamar, Giulio Bonora di Ferrara e Salvatore Biosa di Sorso. Tra i momenti più emozionanti, il ritorno degli storici “volpini” del Cala di Volpe, arrivati da tutta Italia e dall’estero: Gini Pascal da Sion, in Svizzera; Othmar Ranigler, ex chef del Pevero Golf Club, dalla Germania; Franco Guardone, chef del Cala di Volpe per 38 anni, dalla Liguria; Roberto Frigo da Novara; Flavio Capellari e Paolo Rizzotti da Verona; Ivano Caneva, ex barman, da Recoaro Terme; e lo storico pasticcere Antonio Vallana da Borgomanero.
Applauditissima la proiezione dei video e dei documenti storici sulla nascita della Costa Smeralda, seguita da un filmato inedito curato da Mario Sotgiu, direttore del museo di Arzachena. Il buffet conclusivo, dagli antipasti ai dessert, è stato firmato dallo chef Gianni Mallao e servito dallo staff del Cervo Hotel guidato dal restaurant manager Fabio Cassitta di Telti.
La serata è stata accompagnata dalla live band Bud Brothers di Olbia, diretta dal maestro Giovanni Budroni, musicista del Cala di Volpe. Applausi anche per l’ex cantante Evi Pattitoni di Telti, voce storica del gruppo I Colors di Tony Marino di Olbia, che riportò le note del glamour smeraldino degli anni d’oro. La festa si è chiusa con la consegna delle medaglie commemorative e un lungo applauso per Nando Curreli, emozionato e felice di aver visto realizzato il suo sogno di sempre. (s.p.)