La Nuova Sardegna

Olbia

Le indagini

Omicidio Cinzia Pinna, l’avvocato della fidanzata di Ragnedda: «Il divano sporco di sangue? Mai visto. E non ha comprato lei quello nuovo» – VIDEO

Omicidio Cinzia Pinna, l’avvocato della fidanzata di Ragnedda: «Il divano sporco di sangue? Mai visto. E non ha comprato lei quello nuovo» – VIDEO

Il legale della ristoratrice Rosamaria Elvo: dal telefono prestato al compagno, al cane ucciso in sala, all’assenza di macchie di sangue a Conca Entosa il giorno dopo il delitto

4 MINUTI DI LETTURA





Palau Nuovo sopralluogo a Conca Entosa, la tenuta di Palau in cui Emanuele Ragnedda ha ucciso Cinzia Pinna con tre colpi di pistola al viso. Francesco Furnari, difensore di Rosamaria Elvo, la ristoratrice di San Pantaleo fidanzata di Ragnedda indagata per favoreggiamento, spiega la posizione della sua assistita. A partire da quando compare nella villa di Ragnedda. «Per quanto è emerso dalle dichiarazioni della signora che ha rilasciato ai magistrati, la mattina successiva all'omicidio». Il legale non sa dire con precisione cosa abbia visto ma chiarisce. «Quello che posso dire è che la signora non ha notato la scena di un delitto».

Indagini difensive

Furnari conferma di essere al lavoro con delle indagini difensive? «È stato nominato l'ingegnere Paolo Dalchecco, uno tra i più grandi esperti in materia informatica. Stiamo cercando di fare delle indagini difensive volte ad ottenere risultati che collochino qui le persone che possano avere eventualmente aiutato il Ragnedda oppure verificare se lo stesso si trovava da solo all'interno di Conca Entosa. Aspettiamo i risultati di queste indagini difensive che stiamo facendo per condividerli quanto prima con la magistratura, per tentare di fare chiarezza sulla posizione della mia assistita quanto mai velocemente. Perché come ho già detto nelle precedenti interviste sta vivendo un momento molto difficile e vorrebbe uscire da questa drammatica vicenda quanto prima».

«Escludiamo la corresponsabilità nell’occultamento della scena del delitto»

Elvo è indagata per favoreggiamento. Gli inquirenti stanno cercando prove che la donna possa in qualche modo aver aiutato Ragnedda a occultare la scena del delitto. Su un possibile ruolo della sua assistita l’avvocato conferma. «Sicuramente non ci convince, per quanto riguarda la posizione della signora Elvo, la sua attualmente corresponsabilità nell'avere favorito il Ragnedda nell’avere occultato le scene di un delitto. Questa è una tesi che noi abbiamo escluso fin dal primo momento e la signora Elvo, come ho più volte avuto modo di dire, esclude la propria responsabilità in ordine a tale condotta». 

«Il divano sporco di sangue? Mai visto»

Secondo il suo legale Elvo non avrebbe avuto alcun ruolo nell’aiutare Ragnedda a pulire il divano del salotto dalle macchie del sangue di Cinzia Pinna. «Il divano la signora Elvo, per quanto mi consta, non l'ha mai neanche visto, quello su cui ci sarebbero state le macchie di sangue».

Il cellulare prestato al fidanzato 

Risulta però dai tabulati telefonici che Elvo abbia chiamato un negozio per acquistare un nuovo divano. «Come uscito in altri articoli che sono stati pubblicati, la mia assistita ha fornito il telefono al fidanzato che ha come in precedenza, parlo prima dell'omicidio usato il telefono della signora perché ne era sprovvisto fin dai primi giorni di settembre. Quindi per lei nulla di strano, se non il fatto di non trovare un divano in casa, divano che lei non ha mai visto. Come risulta dai tabulati telefonici, che noi stessi abbiamo fornito ai magistrati, il telefono è stato utilizzato per telefonare a un numero fisso, un numero fisso che è stato digitato, composto e al cui interlocutore ha parlato Ragnedda, per presumibilmente ordinare un divano. Il numero di telefono corrisponde al negozio di arredamenti».

«Non ha acquistato lei il nuovo divano»

Secondo la difesa Elvo non sarebbe invece materialmente andata ad acquistare il divano. «La signora non è andata ad acquistare questo divano. La signora è stata qui (a Conca Entosa ndr), quando pochi minuti dopo quest’ordine, il divano è arrivato e ha assistito all’arrivo del divano che è stato posizionato da colui che lo ha portato, unitamente al fidanzato».

«Ragnedda le ha detto di avere sparato a un cane»

«Per quello che è emerso Ragnedda avrebbe, usiamo il condizionale, detto alla signora Elvo che era entrato un cane e avrebbe sparato questo animale che si era introdotto notte tempo. Ma ripeto, la scena nella quale la signora si è trovata non era certamente una scena in cui si potevano evincere macchie di sangue, qualcosa che facesse pensare a un omicidio perché, ripeto, se queste macchie di sangue c’erano o ci sono state, la signora non le ha viste se non qualcosa di assolutamente pertinenziale a quello che era stato il racconto del fidanzato. Non c'erano tracce di sangue evidenti. Ad oggi anche avendo potuto vedere lo stato dei luoghi tutto portava a non pensare a qualcosa del genere, cioè un omicidio così efferato nei confronti di una povera ragazza, questo è evidente».

Primo piano
Le indagini

Omicidio Cinzia Pinna, l’avvocato della fidanzata di Ragnedda: «Il divano sporco di sangue? Mai visto. E non ha comprato lei quello nuovo» – VIDEO

Le nostre iniziative