Forza Italia espelle i quattro consiglieri dissidenti
Decisione del segretario provinciale dopo il duro comunicato in cui veniva contestato il suo operato. Ecco cosa cambia ora per il sindaco e per la maggioranza
Oristano Fuori tutti e quattro. Dopo il cartellino giallo arriva quello rosso. Il segretario provinciale di Forza Italia, Giovanni Mascia, espelle i consiglieri comunali dissidenti. Sono Paolo Angioi, Valeria Carta, Gianfranco Licheri e Davide Tatti. A loro va aggiunto l’ex capogruppo in consiglio comunale nonché ex commissario del partito, Luigi Mureddu. Lo fa nel giorno in cui, oggi martedì 25 marzo, deve tenersi la seduta di consiglio comunale più delicata della consiliatura col sindaco Massimiliano Sanna alla disperata ricerca di appiglio per evitare di precipitare nel burrone. La decisione del segretario azzurro arriva in base a quanto suggerisce un articolo dello statuto del partito, dove è previsto che si possano mettere alla porta quegli iscritti che usino atteggiamenti o frasi offensive nei confronti dei vertici locali o nazionali. Tale è stato evidentemente ritenuto il comunicato di ieri, in cui i quattro hanno preso posizione in maniera molto dura nei confronti del segretario che così ha fatto il passo ulteriore.
A questo punto però, con la crisi che dilaga, questo passo potrebbe mettere ancora più in difficoltà il sindaco Massimiliano Sanna che già non sapeva che pesci pigliare per regalare un minimo di futuro a se stesso e alla maggioranza che lo dovrebbe sostenere, tanto da arrivare a decidere di sospendere o “congelare” – termine che alla vigilia dei picnic primaverili farebbe anche sorridere se non ci fosse di mezzo l’amministrazione di un capoluogo di provincia – l’assessore al Bilancio e alla Cultura, Luca Faedda. Ora il sindaco si ritrova infatti a dover sbrogliare una situazione ancora più ingarbugliata della precedente, considerando che non può certo permettersi di lasciare senza assessori Forza Italia, ma che allo stesso tempo non può non accontentare i quattro dissidenti, perché senza di loro non ha i numeri per andare avanti.
A proposito di Luca Faedda e di strani movimenti nel centro destra c’è un retroscena molto significativo. Ieri sera, lunedì 24 marzo, il sindaco pareva essersi rassegnato ed era pronto a mettere la testa dello stesso assessore sul piatto, in modo da iniziare a riequilibrare la situazione. Faedda ovviamente non era pronto a sacrificarsi e si è rifiutato di dare le dimissioni. Massimiliano Sanna era però deciso ad andare avanti per evitare il tracollo imminente, solo che, nel vertice improvvisato di ieri sera, è successo che a fare le barricate per Luca Faedda sia stato il Psd’Az più ancora che Forza Italia, ovvero il suo partito. Questa mossa va forse interpretata come il segnale di un imminente cambio di casacca da parte dei consiglieri sardisti Gianfranco Porcu e Gian Michele Guiso e di tutto lo stato maggiore del Psd’Az, ormai in rotta col segretario provinciale Domenico Gallus? Da settimane si rincorrono voci in tal senso, soprattutto dopo che lo stesso Giovanni Mascia era approdato alla guida della segreteria provinciale di Forza Italia un minuto dopo il suo passaggio dai sardisti agli azzurri.