Sartiglia, la quarta volta di Tore Carta: «La giostra è un pezzo di cuore»
Il racconto dell’evento e le storie dei protagonisti
Oristano L’emozione provata qualche giorno fa nel momento in cui ha presentato alla città il suo componidori è ancora viva, ma bisogna guardare avanti e i preparativi per il momento più atteso di metà febbraio sono già avviati. Tore Carta è per la quarta volta il presidente del gremio dei Contadini e, nonostante voglia un po’ dissimulare, anche a lui batte forte il cuore per il rinnovato compito di dirigere la macchina della Sartiglia della domenica di carnevale: «Ci vuole solo un po’ di impegno e buona volontà – sorride –, per il resto un po’ di tensione non manca mai, è giusto così».
L’emozione può tradire e qualche lacrimuccia è inevitabile in diversi momenti che accompagnano tutte le fasi di preparazione e di svolgimento della giostra, fanno parte del gioco anche quelle. Noi ci impegneremo e faremo del nostro meglio». Il gremio dei Contadini lo ha nuovamente scelto come oberaiu majori, affiancato da Michele Pinna per quella che è ormai una coppia collaudata: negli ultimi anni i due hanno guidato insieme l’antica corporazione già in altre due occasioni, scambiandosi i ruoli di presidente e vice.
La prima presidenza per Tore Carta risale al 2001 e allora la sua scelta per il capocorsa era ricaduta su Peppino Pinna. Incarico rinnovato poi nel 2006, e a guidare la giostra era stato Gianleonardo Murruzzu. Il terzo incarico da presidente risale esattamente a dieci anni fa, con Corrado Massidda componidori, fino ad arrivare a quest’anno e alla conferma delle indiscrezioni che circolavano da settimane con la scelta di Daniele Mattu, pronto a guidare il corteo con il costume più importante che sarà accompagnato a cavallo da Cristian Sarais e Andrea Solinas.
«La scelta di questo capocorsa è venuta da sé: lo conosco bene fin da quando era bambino e l’ho visto a cavallo, mi piace il suo stile e lo reputo un cavaliere esperto. Il capocorsa poi deve essere rispettato da tutti i cavalieri e lui è un ragazzo vivace che sa comportarsi, ritengo che abbia la stima di tutti i suoi colleghi nell’ambiente della Sartiglia». Venticinque anni di militanza nel gremio non sono pochi, «ma ogni Sartiglia è comunque una cosa a sé» ribadisce il presidente dei Contadini. Di certo, «ne ho viste tante ed è molto cambiata, si è evoluta insieme ai tempi e certamente non è più quella di una volta per tantissimi aspetti.
La sicurezza anzitutto è una delle cose che ha influito maggiormente sullo svolgimento, ma anche il carattere dei cavalieri oggi è diverso. Nonostante il grandissimo impegno che continuano a dimostrare, c’è una componente di leggerezza, che per certi versi fa anche bene, ma rende l’atmosfera diversa. I tempi sono cambiati e noi che siamo più maturi ci dobbiamo adeguare». Il primo passo ora sarà preparare i dettagli del vestito del capocorsa sotto la supervisione della priorissa Giuseppina Soddu, moglie del presidente. Poi si penserà alla manifestazione in sé: «Certamente toccherà anche ai cavalieri, che faranno le selezioni e contribuiranno all’organizzazione e alla definizione di tutto l’evento».
