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L’anteprima

Il festival letterario di Perdasfogu parte da Pesaro Capitale della cultura 2024


	La folla presente a una serata delle passate edizioni del festival letterario di Perdasdefogu
La folla presente a una serata delle passate edizioni del festival letterario di Perdasdefogu

Emigrati in prima fila con l’Associazione culturale sarda “Eleonora d’Arborea” e la Fasi. Spettacolo folcloristico nella piazza della città delle Marche

11 luglio 2024
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Pesaro Foghesu sbarca a Pesaro. Il festival letterario SetteSereSetteppiazzeSetteLibri, infatti, fa tappa nella città delle Marche. L’appuntamento con l’anteprima della 14ª edizione dell’evento ogliastrino è per domani sera, venerdì 12 luglio 2024 alle ore 18, nel salone Pallerini di Palazzo Gradari. Ad aprire le danze saranno Francesca Lai che presenterà Ninna Cabiddu, orunese, presidente dell’Associazione culturale sarda “Eleonora d’Arborea” di Pesaro; e Vittorino Murgia, presidente della Pro loco di Perdasdefogu. Porteranno i saluti il sindaco di Pesaro Andrea Biancani, l’assessora comunale della Cultura di Perdasdefogu Rita Melis, e i presidenti nazionale e regionale dell’Unpli Antonino La Spina e Raffaele Sestu. A seguire Giacomo Mameli, direttore e animatore infaticabile del Festival, che intervisterà Lucio Luca, autore di “La notte dell'antimafia” (Compagnia editoriale Aliberti, 2024), e dialogherà con Ivano Dionigi attorno ai due libri “L'Apocalisse di Lucrezio” (Raffaello Cortina editore, 2023) e “Benedetta parola. La rivincita del tempo” (Il Mulino, 2022).

In serata, poi, a partire dalle ore 21 nel piazzale della Libertà, è in programma l’esibizione del gruppo folk “Silvana Coni” di Perdasdefogu con Gian Vincenzo Mereu (fisarmonica e organetto), Jonathan della Marianna (launeddas). Il gruppo è composto da 18 ballerini che eseguirà 8 balli tradizionali tra “Su passettu” (ballo tradizionale del paese che viene eseguito in coppia) e il “Ballu de is crabas”, ballo allegro, con il ritmo saltellante a ricordare il modo di fare delle caprette (is crabas). L’abito tradizionale indossato dalle donne richiama quelli delle zone economicamente più fragili della Sardegna che non avevano la ricchezza dei costumi tipici di altri paesi impreziositi da vistosi oggetti d’oro o d’argento, ed è una riproduzione fedele di quelli indossati in passato dai foghesini (così sono chiamati gli abitanti di Perdasdefogu). Alla povertà del costume si affianca però un buon senso estetico e fogge che danno dignità a chi lo indossa. I colori dei tessuti ricordano quelli della campagna che circonda il paese; lo scialle del costume femminile è pazientemente ricamato a mano e la gonna, con una fantasia verde e nera, è finemente pieghettata.

Parte quindi dalla Capitale della cultura 2024, il lancio del festival di Perdasdefogu, il paese dei centenari. Per sette giorni intensissimi il paese si anima di proposte nelle piazze e nelle strade che portano nomi di poeti e scrittori o che sono state dedicate a grandi capolavori come “Cent’anni di solitudine" o ‘Il giorno del giudizio”. L’evento gode del sostegno della Fondazione di Sardegna, del Comune e della Pro loco di Perdasdefogu, della Saras e della Regione Sardegna, e del Salone internazionale del libro di Torino. Il pre-festival itinerante gode inoltre del sostegno di Pesaro 2024 Capitale italiana della cultura, dell’Unpli Unione nazionale Pro loco d’Italia, dell’Associazione culturale sarda “Eleonora d’Arborea” di Pesaro e della Fasi, la Federazione delle associazioni sarde in Italia.

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