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Over 50 e redditi bassi: ecco il bonus assunzioni della Regione

Over 50 e redditi bassi: ecco il bonus assunzioni della Regione

Disoccupazione: pubblicato l’avviso rivolto alle imprese. L’assessora Desirè Manca: «Gli incentivi sono cumulabili con quelli previsti dal Governo»

17 ottobre 2024
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Cagliari Pubblicato oggi l’avviso relativo alla misura della Regione chiamata “bonus assunzionali” rivolto a tutte le imprese che intendono assumere disoccupati di lungo corso, a rischio di esclusione socio-lavorativa o di povertà.

Secondo la Regione la misura avrà un duplice obiettivo: contrastare la disoccupazione incentivando le assunzioni dei gruppi svantaggiati, come gli over 50, e incentivare le imprese con la concessione di una sovvenzione per ciascuna assunzione.

«Gli incentivi sono cumulabili con quelli previsti dal Governo e sono destinati ai lavoratori con maggiori difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro, in particolare gli over 50, ma anche a tutti coloro che hanno un reddito molto basso, che non supera i 15mila euro all’anno», ha dichiarato l’assessore regionale al lavoro Desirè Manca. Nell’isola si presume vivano oltre centomila famiglie in condizioni di povertà. Lo stanziamento globale previsto dalla giunta sarà di 40 milioni. Nel caso di incentivo all’assunzione con contratto a tempo indeterminato l’aiuto viene concesso per 24 mesi, nel caso di contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi avrà durata uguale. L’intensità dell’aiuto sarà calcolata su una base forfettaria definita su fasce di retribuzione. La misura prevede anche la costituzione, in Aspal, di un Fondo per la formazione continua di lavoratori nei assunti, da concedere alle imprese per la formazione di lavoratori neo assunti o per la formazione di lavoratori di imprese sarde coinvolti in processi di trasformazione o sviluppo aziendale che necessitino di processi di riqualificazione, riconversione e rafforzamento delle competenze.

Altri 40 milioni di euro verranno spesi con “Filo Sardegna - Filiere Innovazione Lavoro Occupazione”, altra misura sperimentale (come quella, che ha innescato forti polemiche politiche tra giunta e opposizione sui cantieri straordinari per infermieri e oss) per avvicinare, per quanto è possibile, imprese ed enti di formazione e riuscire a colmare il divario, in alcuni settori insopportabilmente esteso, tra ciò che chiedono le imprese sarde, in termini di capitale di competenze, e ciò che il nostro sistema formativo offre. Questa seconda misura interessa undici filiere: agrifood, food&beverage, costruzioni, ricettività turistica e servizi di accoglienza, ristorazione, cura alla persona, cantieristica nautica da diporto, ambiente ed energia, innovazione digitale e new media, cultura e spettacolo e artigianato tradizionale. Anche per questi attenzione agli over 50, categoria di senza lavoro in crescita esponenziale.

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