La Nuova Sardegna

Il trapianto al Brotzu

Il fegato nuovo su un volo di Stato: la corsa contro il tempo ha salvato la vita all’uomo avvelenato da funghi

Il fegato nuovo su un volo di Stato: la corsa contro il tempo ha salvato la vita all’uomo avvelenato da funghi

I dettagli dell’intervento perfettamente riuscito grazie alla collaborazione con il Centro nazionale

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Cagliari E’ stato eseguito domenica scorsa, 1 dicembre 2024, presso l’Ospedale Brotzu a Cagliari, un trapianto di fegato in super urgenza nazionale per un cittadino di Olbia di 75 anni ricoverato in gravissime condizioni per un avvelenamento da funghi dopo aver mangiato Amanita phalloides
Le condizioni dell’uomo continuavano a peggiorare sensibilmente tanto da dover essere trasferito presso la Rianimazione del Brotzu per una necrosi epatica acuta con irreversibile insufficienza d’organo. 

Eseguiti tutti gli accertamenti del caso, l’uomo veniva subito inserito in lista d'attesa per trapianto in super urgenza nazionale, essendo in condizioni tali per le quali avrebbe avuto poche ore di vita se non fosse arrivato un fegato compatibile da trapiantare. Grazie al sistema di rete del Centro nazionale Trapianti diretto dal dott. Giuseppe Feltrin, si è reso reperibile nella notte tra sabato e domenica un fegato proveniente da un donatore deceduto in un'altra regione italiana.

E’ stato quindi richiesto al Centro Nazionale Trapianti da parte del Centro regionale trapianti della Sardegna, l’utilizzo di un volo di Stato per il trasferimento dell’equipe chirurgica del Centro trapianti dell’AO Brotzu presso l’ospedale, sede del donatore, ai fini del prelievo dell’organo. Il Centro nazionale Trapianti, provvedeva quindi a contattare l’Ufficio per i voli di Stato, di Governo e umanitari della presidenza del Consiglio dei Ministri che ha immediatamente attivato l’Aereonautica Militare.

Nella giornata di domenica, con una corsa contro il tempo, é stato quindi effettuato un lungo e complicato trapianto di fegato, effettuato dal Dott. Fausto Zamboni (direttore del Centro Trapianti di Fegato dell’AO Brotzu). L'intervento é tecnicamente riuscito ed il paziente è stato già trasferito dalla Terapia Intensiva ed è attualmente ricoverato nel reparto di Chirurgia Epatopancreatica seguito dagli specialisti epatologi. 
«Ringraziamo il Centro Nazionale Trapianti diretto dal dottor Feltrin, che immediatamente allertato dal Coordinamento Regionale diretto dal dottor Lorenzo d’Antonio ha provveduto ad attivare il volo di Stato attraverso il fondamentale supporto della presidenza del Consiglio dei Ministri, la quale ha prontamente agito mettendo a disposizione i mezzi dell’Aereonautica Militare. Una rete di collaborazioni efficiente ed efficace che dal livello locale a quello nazionale ha saputo dare risposte immediate salvando una vita». Con queste parole l’Assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi ha voluto ringraziare lo Stato, l’Aeronautica Militare ed i coordinamenti trapianto nazionale e regionale che hanno reso possibile l’intervento in super urgenza. «Un plauso anche alla professionalità delle equipes trapiantologiche dell’Ospedale Brotzu, che si conferma come centro di livello regionale per la disciplina dei trapianti». Si unisce ai ringraziamenti anche il dottor Lorenzo D’Antonio,  direttore del Centro Regionale Trapianti della Sardegna.
“Ringraziamo il Dott. Feltrin, per il fondamentale supporto in questo complesso processo di donazione e trapianto, nonché la Presidenza del Consiglio e l’Aereonautica Militare. Un sentito ringraziamento anche all’Azienda Ospedaliera Brotzu – prosegue D’Antonio – a partire dalla direzione Sanitaria ed al Centro Trapianti di Fegato diretto dal dott. Fausto Zamboni, la dottoressa Pusceddu che ha condotto l’anestesia in Sala Operatoria e la dottoressa Marcello responsabile della Terapia intensiva, oltre a tutti i professionisti coinvolti, nessuno escluso, in questo processo clinico-chirurgico di alta complessità”. 
«Senza l'attivazione del volo di Stato sarebbe stato impossibile riuscire a recuperare l'organo in tempo utile per il trapianto», spiega il direttore del Centro nazionale trapianti dott. Giuseppe Feltrin. «Molto spesso la salvezza di un paziente in attesa di trapianto si gioca sul filo di poche ore, e può capitare che il nostro lavoro di incontri condizioni sfavorevoli, come in questo caso quelle meteorologiche. E' in casi come questo che diventa fondamentale il supporto dell'Aeronautica militare, così come in altre situazioni quello della Polizia di Stato e in generale delle Forze dell'ordine. Si tratta di una sinergia che mette in luce tutta la capacità delle istituzioni del nostro Paese, sanitarie e non, di fare sistema e lavorare con straordinaria efficienza e collaborazione per il bene dei cittadini".


«Siamo impegnati - ha concluso D’Antonio – insieme all’Assessorato regionale della Sanità, a proseguire sulla strada della efficienza e della qualità del nostro sistema di donazione e trapianto, consapevoli che per ottenere risultati concreti ed importanti sia necessario potenziare sempre più la nostra Rete regionale attraverso la formazione continua e l’assegnazione di risorse adeguate indispensabili per poter svolgere un lavoro così complesso ed articolato».

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