Assistenza e cure agli over 80, Sardegna tra le regioni d’Italia peggiori
Sono 52 i comuni sardi con servizi sanitari e caregiver considerati insufficienti. Da Anela a Urzulei, da Bultei a Bortigiadas: sono tutti nelle zone interne
Sassari Vivere a lungo ma anche bene. La sfida della Sardegna, terra in cui il tempo concede più anni, è garantire cure sanitarie e assistenza adeguate alle persone anziane. Al momento nell’isola sono molti gli over 80 che rischiano di non avere cure sufficienti. Perché vivono in comuni lontani dagli ospedali, in zone isolate e difficili da raggiungere per le condizioni delle strade. I numeri lo dicono in modo chiaro. La Sardegna, insieme al Molise, la Basilicata e l’Abruzzo è tra le regioni italiane che registra un più alto tasso di criticità potenziale relativo all’assistenza sanitaria. Significa che molti comuni non possono garantire il benessere dei loro nonni, in particolare se non sono in buona salute. All’opposto le regioni di Valle d’Aosta, Veneto, Trentino, Puglia, Lombardia e Lazio dove ci sono i comuni con l’indice di criticità potenziale più basso.
L’indice di criticità potenziale
Il nuovo indice nasce dall’incrocio di più parametri. I ricercatori hanno messo insieme i dati sulla popolazione anziana residente, quelli relativi alla classificazione di “area interna” misurando la distanza in macchina da un ospedale superiore ai 20 minuti e quelli sulla possibilità di disporre di caregiver familiari, attraverso il rapporto percentuale tra la popolazione over 80 e i parenti di età compresa tra i 50 e i 64 anni. Tutti questi parametri sono stati incrociati anche con tassi di bassa fecondità ed emigrazione. È stata quindi stilata una mappa comune per comune, regione per regione con indice di criticità basso, medio, alto. La mappa è frutto del lavoro realizzato da Age-It, il programma di ricerca sull’invecchiamento guidato dall’università di Firenze insieme ad altri 20 atenei e centri di ricerca. Nello specifico l’analisi è contenuta nel libro “Avanzare insieme nella società anziana - Considerazioni multidisciplinari sulla domanda di assistenza agli anziani in Italia a cura di Cecilia Tomassini, Marco Albertini e Carlo Lallo che contiene un capitolo dedicato alla prospettiva geo-demografica con un particolare focus sulla Domanda potenziale di cura per piccole aree di Mariangela Verrascina, Emilo Cameli, Giuseppe Di Felice, Federico Benassi e Carlo Lallo.
I comuni con le cure più a rischio
Sono 544 in Italia i comuni che registrano un indice di criticità potenziale alto. Di questi 52 sono in Sardegna: Anela, Bulzi, Bolotana, Lei, Lodè, Olzai, Ortueri, Sarule, Asuni, Gonnosnò, Nughedu Santa Vittoria, Senis, Sennariolo, Sini, Genuri, Gergei, Nuragus, Meana Sardo, Osini, Ussassai, Escalaplano, Esterzili, Monteleone Rocca Doria, Pau, Tiana, Armungia, Seulo, Padria, Osidda. Ardauli, Assolo,Cuglieri, Neoneli, Nureci,Montresta, Modolo,Genoni, Villasalto, Burgos, Sagama,Tinnura, Bortigiadas, Bultei,Sedini,Erula, Bortigali,Busachi, Ulà Tirso, Laconi, Nurallao, Orroli, Urzulei.
I comuni che si prendono cura dei nonni
Ma ci sono anche comuni in cui non viene registrata alcuna potenziale criticità nell’assistenza agli over 80. Sono 91 e tra questi anche Olbia, Sassari, Villacidro, Monti, Muros, Nulvi, Olmedo, Ossi, Porto Torres, Sennori, Sorso, Tissi, Golfo Aranci, Loiri Porto San Paolo, Budoni, Assemini,Quartu Sant'Elena, Selargius, Santa Giusta, Zeddiani, Zerfaliu, Monastir, Arzachena, La Maddalena, Villasimius. (se.lu.)