Antitrust all’attacco «I prezzi non sono chiari»
Aperto un confronto con Bruxelles per i collegamenti con la Sardegna
Cagliari Prezzi poco chiari, tariffe difficili da confrontare, costi aggiuntivi occulti. È quanto sta emergendo dall’inchiesta dell’Antitrust sul sistema dei collegamenti aerei con la Sardegna. Secondo l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, infatti, per aiutare i passeggeri a orientarsi tra offerte, promozioni e servizi accessori frammentati servono regole più trasparenti. Così ha avviato un confronto con la Commissione europea sulle iniziative da adottare nell'ambito dei propri poteri. L’indagine L’analisi dell’Agcm ha preso il via mesi fa con un’indagine conoscitiva sugli algoritmi di prezzo utilizzati dalle compagnie aeree per determinare le tariffe dei voli. Dopo la pubblicazione del “Rapporto preliminare”, che ha messo in luce le principali criticità del settore, l’Antitrust ha ricevuto diverse osservazioni dalle compagnie e ha appunto deciso di avviare un confronto con l’Ue. Il cuore del problema riguarda la scarsa trasparenza e la difficoltà per i viaggiatori di conoscere il prezzo reale del biglietto.
Molti costi come la scelta del posto, il bagaglio da stiva o altri servizi accessori, vengono spesso aggiunti solo nelle fasi finali del processo di acquisto. E tutto ciò non soltanto rende arduo confrontare le offerte tra più compagnie, ma può trarre in inganno chi crede di aver trovato una tariffa vantaggiosa.
Secondo l’Autorità, questa opacità danneggia sia i consumatori che la concorrenza. I viaggiatori, infatti, devono affrontare costi di ricerca elevati, cioè tempo e fatica per raccogliere tutte le informazioni necessarie a una scelta consapevole. D’altra parte, la mancanza di chiarezza penalizza le compagnie più trasparenti e riduce gli incentivi a competere davvero sul prezzo. Oltretutto l’Antitrust sottolinea che quasi metà dei passeggeri acquista almeno un servizio accessorio. Considerando che questi elementi costituiscono una parte rilevante dei ricavi per le compagnie, risulta ancor più urgente rendere comparabili le offerte, anche nelle componenti opzionali. Isola penalizzata Particolarmente delicata è la situazione delle tratte da e per le isole maggiori. In contesti insulari come quelli della Sardegna, dove l’aereo è l’unico collegamento rapido con il resto del Paese, la chiarezza delle offerte diventa una questione di equità e accessibilità. Il confronto avviato con la Commissione europea punta ora a individuare le possibili iniziative da adottare, nel rispetto delle normative comunitarie, per correggere le distorsioni rilevate. L’obiettivo finale è chiaro: offrire ai cittadini un’informazione più semplice, corretta e trasparente, stimolando così una concorrenza più leale e un mercato dei voli più accessibile per tutti.
Chi ha sempre puntato il dito contro l’algoritmo utilizzato per stabilire le tariffe è Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile . «La legge italiana ha affidato all’Antitrust il compito di vigilare – spiega – ma noi abbiamo le nostre relazioni sull’argomento e siamo pronti, se invitati, a sederci al tavolo». Da parte sua, la presidente della Regione Alessandra Todde plaude all’iniziativa dell’Antitrust. «È una battaglia che porto avanti con determinazione – dice – e tornerò presto a Bruxelles per consolidare e rafforzare i risultati raggiunti». Ma sul tema interviene anche Salvatore Deidda, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Trasporti della Camera. «Attendiamo serenamente l’esito di questa verifica – commenta –, sebbene a noi sardi sia riconosciuto il beneficio della continuità territoriale, chi non è residente non può essere sottoposto a prezzi eccessivi e senza limiti. Questo rende, di fatto, l'isola inaccessibile».