La Nuova Sardegna

L'analisi

Turismo in Sardegna, il last minute è il nuovo trend: Gallura e Alghero in crescita

Alghero turisti nel centro storico
Alghero turisti nel centro storico

Massimo Cossu, community manager di Airbnb in Sardegna analizza i dati di giugno 2025

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Sassari La differenza è quasi impercettibile, i numeri dicono che in linea generale nell’isola il giugno 2025 ha fatto registrare un -0,50% delle prenotazioni rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Tra i grandi centri, la flessione maggiore è a Cagliari, ma anche qui siamo nei decimali. Meno 0,30 per cento.

«In realtà i valori sono discordanti, ci sono zone che crescono e di molto». Gallura e Alghero su tutte. A fare una panoramica è Massimo Cossu, community manager di Airbnb in Sardegna. Parliamo di una delle piattaforme più utilizzate in assoluto per prenotare la sistemazione della propria vacanza.

All’ultimo «Un trend che sta andando molto è quello del last minute – spiega Cossu –. Spesso l’host (ossia il proprietario di una struttura, ndr) può decidere di fare delle offerte e orientare le scelte delle persone». Per il referente sardo del portale, tra l’aspetto del rischio e quello dell’affare, vince il secondo. «Sì, il last minute è una buona opzione che permette ai turisti di scegliere sulla base della tariffa offerta. Ovviamente se parliamo di extralberghiero significa che bisogna confrontarsi con le altre piattaforme, e spesso la decisione dipende dalla singola struttura». C’è chi sotto una certa cifra non scende, a costo di lasciare la camera o l’appartamento con la porta chiusa. E chi invece poche ore prima del check-in abbassa la tariffa per attirare gli indecisi dell’ultimo momento. Ecco, il last minute invece è cresciuto e basta, e anche di tanto: «Intorno al 15-16 per cento di richieste in più rispetto al 2024». Questa tendenza piace ad Airbnb, che nell’isola conta circa 20mila strutture registrate. Una vetrina per tutti i gusti, dagli alloggi singoli alle ville. Da ottobre la piattaforma turistica modificherà i termini di cancellazione, cercando di evitare le opzioni più rigide.

Mercato fluido Questo va incontro alle esigenze dei vacanzieri, sostiene Cossu: «Sì, in modo da permettere ai turisti di spostarsi in maniera più fluida. Mentre prima si prenotava con largo anticipo, e io come host avevo la garanzia già mesi e mesi prima che il calendario si sarebbe riempito, oggi è diverso. L’ospite si sposta con più libertà e decide di fermarsi a dormire dove trova l’offerta migliore». Chi disdice il giorno stesso del check-in o appena 24 ore prima comunque non la passerà liscia, il rimborso alla struttura deve essere riconosciuto.

«Esatto. L’idea resta comunque quella di andare verso un mercato più fluido e che accontenti i desideri e le diverse necessità dei vacanzieri». La lotta è anche interna: contro gli host che presentano le proprie strutture in un certo modo, magari amplificandone le caratteristiche. E si finisce per scoprire che il balcone sul mare è distante chilometri dal mare, o che la posizione centrale poi tanto centrale non è. (p.ard.)


 

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