Il 15enne accoltellato a Cagliari, parla lo psicologo che ha visto la scena: «Ragazzi, la vita non è un reel»
Luca Pisano è stato il primo a soccorrere il giovane
Cagliari La pozza di sangue che si allarga velocemente intorno a un corpo riverso sull’asfalto, le urla strazianti dei ragazzi che sono lì attorno, il suono delle prime sirene, la corsa verso le stradine della movida per capire che cosa è accaduto. Sabato sera, in mezzo al caos del quartiere della Marina, c’era anche lo psicologo Luca Pisano, esperto in devianza minorile e operatore di strada, sul posto con i colleghi del progetto “CommuniTeen” del Comune di Cagliari. È stato lui il primo a soccorrere la vittima insieme a un medico inglese, verosimilmente un turista.
Dottor Pisano, può raccontare cosa ha visto e quale clima si respirava immediatamente dopo l’aggressione?
«Con il mio gruppo di psicologi il sabato sera siamo sempre dalle parti della chiesa di Sant’Eulalia per dare assistenza ai ragazzi. Intorno alle 20 abbiamo visto improvvisamente tantissimi di loro correre verso via Sicilia. Di sicuro era successo qualcosa di grave, anche perché purtroppo episodi di questo tipo non sono rari: quasi ogni fine settimana c’è un intervento di ambulanze o forze dell’ordine. E infatti dopo circa quaranta metri ho visto per terra una grande pozzanghera di sangue con schizzi tutt’intorno. Alcuni ragazzi mi hanno detto con il loro linguaggio che “avevano bucato uno”, cioè che qualcuno era stato accoltellato. Erano molto spaventati: alcuni correvano, altri piangevano».
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