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Economia

Manovra, dal contributo fiscale per i genitori separati ai congedi: ecco le novità per le famiglie

La “Casa 19 marzo” avrebbe dovuto accogliere sette padri separati
La “Casa 19 marzo” avrebbe dovuto accogliere sette padri separati

Stanziati 1,6 miliardi in più, con interventi che rafforzano anche il sostegno alla natalità

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Ci sarà anche un contributo fiscale e tangibile per i genitori separati che hanno difficoltà con la casa e che spesso sono costretti a dormire in macchina, o alla Caritas, a tornare a cinquant'anni dai genitori. Nella manovra  anche la norma annunciata dal leader della Lega, Matteo Salvini, per padri e madri separati o divorziati non assegnatari della casa familiare fino al compimento di 21 anni di età del figlio: contributi per il «sostegno abitativo» a valere su un fondo da 20 milioni annui. Intanto per quanto riguarda l’Isee: escluso il calcolo della prima casa. 

  • Il bonus mamme lavoratrici

Sale da 40 a 60 euro al mese: la manovra conferma il bonus per le madri lavoratrici dipendenti e autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie che hanno 2 figli e fino al compimento del decimo anno di vita del secondo: l’agevolazione riguarda le donne con redditi fino a 40mila euro. La spesa complessiva è valutata in 630 milioni. Sono escluse colf e badanti.

  • Madri e assunzioni 

La manovra prevede un esonero contributivo per l’assunzione di mamme con più di tre figli under 18 e prive di impiego da almeno sei mesi. La legge di bilancio prevede l’esonero al 100% dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore privato, nel limite di importo di 8mila euro annui. Se il contratto è a tempo determinato, anche in somministrazione, l’esonero spetta per un anno dalla data di assunzione. Da determinato a indeterminato è riconosciuto fino a 18 mesi. Se parte direttamente a tempo pieno l’esonero spetta per 24 mesi. 

Lo “scivolo” verso il part-time

Per favorire la conciliazione fra vita familiare e vita professionale nella manovra spazio alle priorità per il lavoratore o la lavoratrice con almeno tre figli conviventi, fino al compimento del decimo anno di vita o senza limiti nel caso di disabili, di vedersi trasformare il contratto da tempo pieno a part-time o di rimodulare la percentuale di lavoro in caso di tempo parziale fino a un taglio di 40 punti percentuali. Ai datori che lo consentiranno sarà riconosciuto l’esonero al 100% dei contributi previdenziali (tranne premi e contributi Inail) per due anni e fino a 3mila euro su base annua.

  • Caregiver

Nel pacchetto a favore delle famiglie prevista la nascita di un «Fondo per il finanziamento delle iniziative legislative a sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare» con 1,15 milioni per il 2026 e 207 dal 2027. Il rifinanziamento della carta “Dedicata a te” da 500 euro una tantum per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità da parte delle famiglie più in difficoltà (vale 500 milioni l’anno nel 2026 e nel 2027).

  • Reddito di libertà

Il reddito di libertà (11 milioni l’anno) viene reso strutturale ed è destinato alle donne vittime di violenza. Rifinanziati 4 milioni nel 2026 e 9,2 milioni nel 2027 per le misure contro la tratta di esseri umani. Infine sono incrementati di 10 milioni annui i fondi per i centri antiviolenza.

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