Manovra 2026
In arrivo modifiche sulla Naspi: ecco cosa cambia dal 2026
Con la legge di bilancio in discussione previste variazioni sull’indennità di disoccupazione
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Con la Legge di Bilancio in discussione, potrebbe subire una modifica rilevante la modalità di erogazione della NASpI anticipata, l’indennità di disoccupazione richiesta dai lavoratori come incentivo per avviare un’attività autonoma o imprenditoriale. Un emendamento alla Manovra 2026 introduce infatti nuove regole che puntano a cambiare i tempi e le modalità di pagamento.
L’emendamento alla Manovra
La proposta prevede che la NASpI anticipata non venga più corrisposta in un’unica soluzione, ma suddivisa in due rate. La prima, pari al 70% dell’importo complessivo, sarebbe erogata subito; la seconda, pari al restante 30%, verrebbe versata entro sei mesi dalla prima tranche, ma solo dopo la verifica della mancata rioccupazione del beneficiario e dell’assenza di una pensione diretta (con esclusione dell’assegno ordinario di invalidità).
A quanto ammonta
L’importo della NASpI corrisponde al 75% della retribuzione media mensile degli ultimi quattro anni, entro un limite stabilito annualmente dalla legge e aggiornato dall’Inps. A partire dal sesto mese di fruizione l’indennità si riduce del 3% al mese; la riduzione decorre dall’ottavo mese per chi ha compiuto 55 anni al momento della domanda.
Modalità di pagamento
La prestazione può essere accreditata su conto corrente bancario o postale, su libretto postale oppure riscossa tramite bonifico presso un ufficio postale. Il conto deve essere intestato o cointestato al beneficiario.
A chi spetta
La NASpI è destinata ai lavoratori subordinati che hanno perso involontariamente l’occupazione, tra cui apprendisti, soci lavoratori di cooperative, personale artistico con contratto subordinato e dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche amministrazioni. Dal 2022 ne beneficiano anche alcuni operai agricoli a tempo indeterminato.
Cos’è la NASpI anticipata
La NASpI anticipata consiste nella liquidazione in anticipo dell’intero importo spettante, normalmente erogato mese per mese. Sulla somma viene applicata la tassazione Irpef prevista dalla normativa vigente.
