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Cronaca

Valledoria, svuota il conto della suocera: «A fare i bonifici ci penso io»

di Luca Fiori
Valledoria, svuota il conto della suocera: «A fare i bonifici ci penso io»

Il processo a Sassari a una donna di 25 anni per 44mila euro volatilizzati

06 ottobre 2024
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Sassari Si fidava di lei a tal punto da averle rivelato le password del suo conto corrente bancario, permettendole di installare la applicazione “smart” del Banco di Sardegna sul suo telefono cellulare, in modo da poter gestire autonomamente pagamenti e bonifici dell’attività. «A fare i bonifici ci penso io» aveva detto con in mano i codici del internet Banking alla mamma del suo compagno, che non aveva alcun motivo di dubitare della sua buona fede.

In meno di dieci mesi, prima di essere scoperta, una 25enne di Valledoria avrebbe però svuotato il conto dell’ex suocera che - anche dopo la fine della relazione tra la giovane e suo figlio - aveva lasciato, fidandosi ciecamente di lei, la gestione del suo conto corrente, a quella brava ragazza che aveva accolto in casa come una figlia.

Tra aprile del 2022 e gennaio del 2023 la 25enne sarebbe riuscita a trasferire poco più di 44mila euro sul suo conto, da quello dell’attività dell’ex suocera, una 65enne di Valledoria che gestisce una casa di riposo per anziani. Trentuno bonifici diluiti in dieci mesi, per trasferire i soldi - destinati ai pagamenti dei dipendenti e dei fornitori dell’ospizio - sul conto bancario della 25enne, che per due anni aveva convissuto con suo figlio in un appartamento adiacente al suo.

I primi sospetti alla 65enne sono venuti a febbraio dello scorso anno. Nonostante gli incassi fossero rimasti costanti, nel saldo del conto corrente aziendale c’era qualcosa che non andava. Richiesti i tabulati bancari, la titolare della casa di riposo è rimasta a bocca aperta, quando ha constatato che poco più di 44mila euro erano stati trasferiti - senza alcuna giustificazione - sul conto dell’ex compagna di suo figlio. Davanti a reticenza e risposte contraddittorie la 65enne si è recata dai carabinieri per sporgere denuncia.

Dopo le indagini della Procura della Repubblica di Sassari, per la 25enne - assistita dall’avvocato Danilo Mattana - si è aperto il processo per appropriazione indebita. Nonostante al richiesta di condanna da parte del pubblico ministero Angelo Beccu e dell’avvocato Nino Cuccureddu che assiste la 65enne costituitasi parte civile, il giudice Giancosimo Mura ha concesso alla giovane, incensurata, la misura alternativa della “messa alla prova”.

La 25enne dovrà svolgere lavori socialmente utili e non commettere altri reati per almeno sei mesi, poi potrà chiudere tutta la vicenda pagando un risarcimento di soli 1000 euro all’ex suocera. Nel corso della prossima udienza, fissata per il 10 giugno del 2025, il giudice valuterà il percorso seguito dall’imputata ed emetterà la sentenza. La Procura della Repubblica potrebbe però opporsi alla decisione e fare ricorso, chiedendo che venga processata e che risarcisca il danno. Richiesta che al giudice era già stata avanzata dall’avvocato Nino Cuccureddu. «La sottrazione di tali ingenti importi – spiega il legale della 65enne – ha comportato come diretta conseguenza, una crisi di liquidità aziendale che ha costretto e sta ancora oggi costringendo la casa di riposo a ritardare alcuni pagamenti, tra essi anche gli stipendi dei dipendenti. Con il concreto rischio che possa subire azioni giudiziarie – conclude l’avvocato Cuccureddu – tali da porre in pericolo la sopravvivenza dell’azienda e, conseguentemente, il posto di lavoro di oltre 20 dipendenti».


 

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