Sassari, addio all’ex sindaco Marco Fumi: aveva 83 anni
Socialista, legatissimo al mondo della scuola dove aveva sempre lavorato, governò a Palazzo Ducale dal gennaio del 1988 all’agosto del 1990
Sassari E’ scomparso all’età di 83 anni Marco Fumi, sindaco della città del gennaio del 1988 all’agosto del 1990 in una giunta di centrosinistra costruita sull’alleanza tra la Dc e il Psi, il partito nel quale ha sempre militato fino allo scioglimento.
Nato nel centro storico, Marco Fumi ha dedicato tutta la sua vita lavorativa al mondo scolastico. Laureato in pedagogia, era stato maestro elementare e direttore didattico. Ed erano proprio la scuola, l’istruzione, la cultura didattica e pedagogica gli argomenti sui quali, possedendo un’enorme cultura rafforzata negli anni dall’esperienza sul campo, si infervorava di più.
Forse anche più di quando parlava di politica, che pure lo ha visto a lungo protagonista della vita cittadina. Marco Fumi era un socialista vero, libertario, che si batteva per le libertà individuali, anche se aveva a un certo punto aderito all’onda craxiana pagandone in qualche modo il prezzo quando quell’avventura politica finì come tutti sappiamo. Sui banchi di Palazzo Ducale è stato in prima fila per tre legislature dal 1980 al 1995, ricoprendo anche l’incarico di assessore all’Urbanistica e diventando poi sindaco per poco più di due anni succedendo a Raimondo Rizzu.
Marco Fumi è stato uno degli ultimi sindaci eletti con il vecchio sistema, che non passava per il voto del popolo e con le beghe dei partiti e delle loro correnti che rendevano sempre molto facile una crisi interna: dopo Marco Fumi a Palazzo Ducale si succedettero, nell’arco di cinque anni, alla guida della città Franco Borghetto, Franco Masala e Giacomo Spissu, quindi nel 1995 ci furono le prime elezioni con il nuovo sistema che videro la città scegliere Anna Sanna.